La Signora fa sul serio

La Signora fa sul serio

Torino La Juventus batte la Roma e rosicchia due punti all’Inter: capodanno migliore i bianconeri non avrebbero potuto immaginare, rimanendo in corsa per il titolo di campione d’inverno ma soprattutto dando un’altra prova di concretezza. Decide, a inizio ripresa, il terzo gol stagionale di Rabiot. Juve grande con le grandi, va detto: zero ko negli scontri diretti con le big del campionato.

Allegri sceglie Yildiz come partner di Vlahovic e lascia Chiesa in panchina, Mourinho preferisce Bove a Pellegrini: soprattutto, però, il portoghese si affida dal primo minuto a Dybala grande ex della serata – azzardandone il recupero dopo una ventina di giorni di assenza. Mossa azzeccata, perché la Joya si piazza largo a destra e crea sovrannumero. Partono meglio i giallorossi e il palo esterno di Cristante ne è testimonianza. La Juve però accetta la battaglia a viso aperto e ha un Vlahovic ispirato: due conclusioni dal limite, più un tiro quasi a colpo sicuro murato da Mancini ne certificano la serata di (quasi) grazia. Si gioca e si mena anche il giusto, ma nello spirito di un combattimento leale. Ogni tanto Dybala e Lukaku si cercano, lo Stadium mormora impaurito ma è Yildiz a scaldarlo al termine di una fuga di quaranta metri palla al piede: conclusione mancina a lato, ma personalità da vendere per il classe 2005. È un match godibile: l’esterno sinistro di Dybala dal lato sbagliato’ è una pennellata che fa venire i brividi ai bianconeri così come la conclusione in mezza girata di Kostic, respinta quasi sulla linea di Ndicka, regala emozioni forti. A metà gara è uno 0-0 diverso da tanti altri, decisamente migliore nella fattura del gioco e nella capacità di avvicinarsi al gol da parte di entrambe le formazioni.

La Signora è aggressiva, recupera palla con Kostic e si gode il ricamo di Vlahovic: Rabiot, in gioco per una questione di centimetri, batte Rui Patricio e festeggia la sua terza rete stagionale. Match indirizzato, allora. Sui binari preferiti dalla Juve: dentro Chiesa e fuori Yildiz (applaudito) di qua, di là Pellegrini per Bove. Ci riprova Dybala, ma Szczesny è attento: Mou le prova tutte e schiera l’intero arsenale offensivo, ma adesso il gioco è più spezzettato e la Juve sguazza in una partita diventata sporca’. McKennie sfiora anzi il raddoppio, Chiesa si vede annullato un gol per fuorigioco e alla fine è il popolo bianconero che gioisce.

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