Arabia, Rinascimento senza pace

Galatasaray SK (Twitter)

Vietato parlare di pace in casa dei sauditi. La finale della supercoppa turca, tra Galatasaray e Fenerbahce, in programma venerdì sera a Ryad, è stata annullata, gli organizzatori hanno proibito, ai calciatori dei due club di Istanbul, di indossare, nel riscaldamento pre-partita, una maglietta

celebrativa del centenario della repubblica turca con l’immagine di Mustafà Atatürk, fondatore e primo presidente del Paese.

La scritta sulla maglia riportava uno degli slogan di Atatürk «pace in casa, pace nel mondo». Per gli organizzatori, i club, supportati dalla federcalcio turca, non hanno rispettato il regolamento, scritto dai sauditi su ispirazione della Fifa, legata al nuovo potere, finanziario e sportivo, del Medio Oriente. Il sindaco di Ankara, in risposta, ha esposto la bandiera turca e il ritratto di Atatürk di fronte all’ambasciata saudita. In settembre Mohammed Bin Salman, premier ed erede al trono dell’Arabia Saudita, ha dichiarato che il Medio Oriente sarà la nuova Europa e guiderà il prossimo Rinascimento

globale. Mohammed deve aver letto Oriana Fallaci ma in attesa del Rinascimento dovrebbe dire la verità sul suo ruolo di mandante dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Ma chissenefrega, Inter-Napoli-Lazio-Fiorentina-Real e Atletico di Madrid-Osasuna-Barcellona, a metà gennaio, si precipiteranno in Arabia per giocare a pallone. Buon anno. Anzi, Salam.

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