La situazione in Ucraina è drammatica dopo 675 giorni di guerra. Una guerra che sembra non conoscere fine. Gli attacchi della Russia si sono intensificati negli ultimi giorni, con 39 vittime dopo gli ultimi raid di venerdì scorso. Kiev ha risposto con un attacco sulla città di Belgorod, che la Russia ha detto “non resterà impunito”.
Dura presa di posizione degli Stati Uniti contro la Russia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La Russia ha lanciato il “maggiore attacco aereo contro l’Ucraina dall’inizio della guerra. Chiediamo a tutti i membri del Consiglio di Sicurezza di condannare nei termini più duri” quanto avvenuto.
Dito puntato contro il presidente russo Vladimir Putin: “È responsabile per la perdita di vite umane: questa è la sua guerra. Chiediamo ancora una volta alla Russia di mettere fine alla sua aggressione in Ucraina. Gli Stati Uniti sono accanto all’Ucraina. Non abbandoneremo i coraggiosi ucraini nella loro battaglia per la libertà”.
Il rappresentante della Russia, Vasily Nebenzya, ha affermato che i piani militari di Kiev “sono falliti, quindi il regime ucraino e i suoi protettori occidentali si troveranno ad affrontare le peggiori notizie nel prossimo futuro”. L’ennesima sfida dal sapèore sinistro, che dimentica (o fa finta di dimenticare) chi è l’aggressore e chi l’aggredito. Mosca risponde accusando gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione europea di “fomentare il terrorismo di Kiev”.
La minaccia di Mosca
“Tutti gli organizzatori e gli autori di questo e di altri crimini della giunta di Kiev dovranno affrontare una punizione inevitabile”, ha detto con tono minaccioso Vasily Nebenzya, rappresentante permanente russo presso l’Onu. “Chiediamo a tutti i governi responsabili e alle strutture internazionali competenti di emettere una forte condanna di questo brutale attacco terroristico, commesso con l’uso di munizioni a grappolo vietate nella maggior parte degli Stati occidentali”, ha aggiunto Nebenzya, “e di prendere pubblicamente le distanze dal regime di Kiev e dai suoi responsabili occidentali che commettono tali crimini”. Nessuna parola, ovviamente, sugli attacchi contro i civili portati avanti dalla Russia. Anzi, ribaltando la realtà Mosca nega di aver preso di mira obiettivi civili: “La Russia non prende di mira pacifici civili ucraini, non importa quante volte sentiamo ripetere questa cosa, ma solo infrastrutture militari”.