Il “fantasma di Gaza” ha finalmente un volto. Il canale televisivo israeliano Channel 12 ha condiviso una foto probabilmente recente di Mohammed Deif, il comandante delle brigate al-Qassam. Immagini e video che ritraggono il leader militare di Hamas sono rarissimi, poiché egli ha vissuto la maggior parte della sua vita nell’ombra. L’altra fotografia più recente che lo ritrae risale al 2001, quando fu rilasciato da un carcere dell’Autorità nazionale palestinese.
Stando a quanto dichiarato dal media ebraico, all’uomo mancherebbe un occhio e zoppicherebbe. Pare inoltre che la fotografia sia stata ottenuta dalle Idf durante la loro offensiva nella Striscia, ma non è stato specificato il momento in cui è stata scattata, né è stato possibile verificarne l’autenticità. Il servizio di sicurezza interno di Israele, lo Shin Bet, avrebbe anche ottenuto numerose informazioni riguardo al “fantasma” dagli ostaggi rilasciati e dalle ispezioni di case legate a leader di Hamas, dei quartier generali del movimento terroristico a Gaza e dei tunnel.
Mohammed Deif è uno dei bersagli prioritari delle Idf, assieme al suo braccio destro Marwan Issa e a Yahya Sinwar, il leader del movimento nella Striscia. Gli israeliani hanno già provato ad ucciderlo sette volte e, negli anni, sono circolate diverse voci sul fatto che i vari attentati lo avessero lasciato privo di entrambe le gambe e di un braccio. Secondo rapporti dell’intelligence emersi a dicembre, però, il “fantasma” godrebbe di una salute decisamente migliore. In un video rivenuto dallo Shin Bet, infatti, lo si vede camminare autonomamente, seppur zoppicando, e con entrambe le braccia funzionanti. Condizioni di salute decisamente migliori rispetto a quanto ritenuto per oltre un decennio, dunque, che pare permettano a Deif di svolgere un ruolo attivo nel comandare i combattimenti a Gaza.
I servizi segreti di Tel Aviv ritengono che il “fantasma” si trovi nei tunnel che percorrono la Striscia, forse nella zona di Khan Yunis. Egli sarebbe una delle menti dietro l’attacco del 7 ottobre, della strategia del lancio di razzi più volte utilizzata dall’organizzazione palestinese e della costruzione delle gallerie sotterranee. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha più volte affermato che la fine della guerra e la sconfitta di Hamas sono subordinate alla cattura o all’uccisione di Deif, Sinwar e Issa. I tre uomini, però, sono spariti dal giorno degli attacchi dello Shabbat e solo recentemente il numero uno dell’organizzazione è ricomparso in un messaggio ai combattenti, in cui ha affermato che “le brigate al-Qassam distruggeranno l’esercito di occupazione”