Passo falso dell’Inter bloccata a Marassi sull’1-1 da un buon Genoa

Passo falso dell’Inter bloccata a Marassi sull’1-1 da un buon Genoa

L’ultima partita del 2024 offriva alla capolista l’opportunità di mettere pressione alla Juventus prima della gara con la Roma. L’Inter, però, non ha digerito il cenone di Natale e viene messa sotto per lunghi tratti da un Genoa molto affamato. Dopo una lunga pausa per un pesante lancio di fumogeni, succede tutto nel finale del primo tempo: prima Arnautovic approfitta di una respinta imprecisa di Martinez per il vantaggio Inter, poi ci pensa Dragusin a trovare il pari con un gran colpo di testa. Nel secondo tempo in campo ha la meglio la stanchezza e la voglia di chiudere l’anno con almeno un punto. A ringraziare, ovviamente, le inseguitrici della Beneamata, che potrebbero ridurre il vantaggio della capolista nelle gare di sabato.

Le scelte dei tecnici

Inzaghi è costretto a rinunciare al capitano e portabandiera Lautaro Martinez, ancora indisponibile dopo lo stiramento rimediato in Coppa Italia contro il Bologna. Accanto al confermatissimo Marcus Thuram, ancora fiducia a Marko Arnautovic, che sta ritrovando rapidamente la forma migliore. Poche le modifiche al solito 3-5-2: considerata l’indisponibilità di Dimarco, spazio ancora a Carlos Augusto sulla fascia, con Darmian che si sistema sull’altro lato del campo. Sulla mediana torna il terzetto titolare con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Davanti a Sommer, poi, rinnovata la fiducia a Bisseck, preferito al rientrante Benjamin Pavard, in panchina con Denzel Dumfries.

Gradinata Nord Genoa Inter

Gilardino, invece, si trova in una situazione insolita, visto che ha recuperato praticamente tutti i titolari. Il suo Genoa si schiera a specchio ma, nonostante il rientro in rosa di Mateo Retegui, in avanti vengono confermati Gudmundsson ed Ekuban. Importante poi il rientro nell’undici titolare dell’ex romanista Strootman, tenuto fuori per diverse settimane da un infortunio. Difesa a tre con Bani che vince il ballottaggio e si schiera con Dragusin e l’ex bianconero De Winter. In porta, come al solito, l’efficace Martinez.

Arnautovic, Dragusin, è 1-1

Ci vuole qualche minuto prima che l’incontro si accenda sul serio, con la gara che si limita ad una serie di duelli a centrocampo con poche puntate sporadiche in avanti da entrambe le parti. Grifone più aggressivo ma incapace di trovare spazio nella retroguardia nerazzurra. Il primo tiro verso lo specchio della porta arriva dopo 8’, quando Thuram prova a girare di testa un passaggio di Arnautovic: conclusione da dimenticare, facile preda di Martinez. Ritmi non particolarmente sostenuti al Ferraris con un Genoa che si accontenta di tenere in mano il pallino del gioco e l’undici ospite più propositivo, specialmente quando recupera palla sulla tre quarti. Ad animare una partita noiosetta ci pensa qualche simpaticone dalla gradinata Nord, che lancia un gran numero di fumogeni. Con la visibilità che si riduce ai minimi termini, il signor Doveri interrompe la partita, sperando che si riesca a riprendere il gioco al più presto. Passano circa 7 minuti prima che le squadre rientrino in campo ma in condizioni certo non ideali. Il nebbione in campo sembra confondere le idee delle due squadre, che non riescono a combinare granché.

Nebbia Genoa Inter

L’Inter, vista la difficoltà di manovrare nella metà campo rossoblu, prova a scavalcare il centrocampo ligure con passaggi a scavalcare, ma senza produrre risultati significativi. Decisamente più interessante quando il Genoa trova un varco al centro, mettendo Gudmundsson in posizione perfetta per un uno-due con Ekuban. L’avanti, però, perde l’attimo buono per il tiro e prova a mettere in mezzo per l’islandese ma la difesa lombarda libera in qualche modo. Momento piuttosto positivo quello degli ospiti che spingono a lungo e alla fine potrebbero capitalizzare quando Bani si avventa su un pallone allungato in maniera suicida da Acerbi un spiovente dalla destra, mancando l’impatto vincente per un niente. La risposta nerazzurra arriva un paio di minuti dopo e prende le forme di un tiro telefonato da fuori area che Martinez controlla senza problemi. Dall’altra parte del campo, Sabelli e Badelj combinano bene, forzando l’Inter ad arretrare spesso e volentieri.

Thuram Genoa Inter

Proprio quando sugli spalti si iniziava a pensare all’intervallo, ecco che la capolista assesta la zampata. Azione che si sviluppa sulla destra a ritmi non trascendentali: la palla arriva a Barella che intravede uno spazio tra le gambe dei difensori e ci prova. Martinez non impeccabile e del tutto incolpevole sul facilissimo tap-in di Arnautovic, ancora a segno con la maglia del Biscione. I padroni di casa continuano ad essere poco pericolosi, provando una conclusione solo con Ekuban, tiro interessante ma che si spegne tra i guantoni di Sommer. Il Genoa prova ad approfittare al meglio del mega-recupero e trova il pareggio da calcio d’angolo grazie al colpo di testa di Dragusin. Sommer è un attimo in ritardo e non riesce che a deviarla nella propria porta.

Arnautovic gol Genoa Inter

Tanta stanchezza, poca precisione

L’Inter rientra in campo decisa a ritornare subito in vantaggio mentre Gilardino approfitta dell’intervallo per mettere in campo Vasquez al posto di un De Winter in condizioni non perfette. L’approccio più aggressivo dei nerazzurri per poco non vale il nuovo vantaggio ma su un cross pericoloso uscita tempestiva di pugno di Martinez, che toglie la sfera dalla testa di Thuram. Il Genoa non è affatto rinunciatario e si spinge in avanti, cercando di nuovo di segnare sulle palle alte: il tentativo migliore è quello del nuovo entrato, che stacca bene sull’angolo di Martin, non riuscendo però ad inquadrare lo specchio della porta. La risposta dell’Inter si affida ad una staffilata dal limite di Arnautovic, servito bene da Barella: grande potenza ma il pallone sibila alla sinistra di Martinez. L’Inter si apre al contropiede del Genoa, che però ha problemi ad approfittare degli spazi concessi dagli ospiti. L’undici di Gilardino è più pericoloso da calcio piazzato, quando Badelj costringe Sommer a mettere in calcio d’angolo un rasoterra da distanza ravvicinata.

Dragusin gol Genoa Inter

Al 60’, dopo un paio di attacchi inconcludenti di Badelj e Martin, il tecnico genoano decide che è il momento di aumentare la pressione in avanti: fuori Strootman ed Ekuban, spazio a Malinovskyi e Mateo Retegui, che avrà il compito non semplice di farsi strada nella retroguardia ospite. Non è certo l’Inter migliore della stagione ma l’undici di Inzaghi comunque riesce a contenere un Genoa a tratti arrembante, che ha una gran voglia di chiudere al meglio l’anno. Eppure l’occasione migliore arriva sulla testa di Acerbi, che spizza una punizione di Calhanoglu costringendo Martinez ad una parata non banale. Al 70’, dopo che Sommer è rimasto a terra su un contatto con Dragusin, Inzaghi fa la prima sostituzione, preferendo la velocità di Alexis Sanchez alla forza di Arnautovic. L’Inter sembra più vivace, approfittando di un Genoa che ha speso molto finora ma senza rendersi pericolosa. A 13 minuti dalla fine del tempo regolamentare nuova infornata di cambi: se Messias prende il posto di uno stanco Martin, Inzaghi richiama Darmian e Barella per dare qualche minuto a Dumfries e Frattesi. Nel finale in campo tanta confusione da entrambe le parti e squadre che hanno palesemente finito la benzina. Il tecnico nerazzurro prova a giocarsi le carte Pavard e Klaassen nel finale, ma neanche i sei minuti di recupero bastano a rompere l’equilibrio.

Il tabellino

GENOA (3-5-2): Martinez; Bani, Dragusin, De Winter (45’ Vasquez); Sabelli, Strootman (60’ Malinovskyi), Badelj, Frendrup, Martin (77’ Messias); Gudmundsson, Ekuban (60’ Retegui). Allenatore: Alberto Gilardino

INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck (88’ Pavard), Acerbi, Bastoni; Darmian (78’ Dumfries), Barella (77’ Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (88’ Klaassen), Carlos Augusto; Thuram, Arnautovic (70’ Sanchez). Allenatore: Simone Inzaghi

Marcatori: 42’ Arnautovic (I), 45+7’ Dragusin (G)

Ammoniti: 66’ Gudmundsson (G), 68’ Dragusin (G), 77’ Barella (I), 85’ Mkhitaryan (I)

Espulsi: n/a

Arbitro: Daniele Doveri (Roma 1)

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