Carlo III e la Royal family, esclusi Harry e Meghan, hanno festeggiato il tradizionale Natale a Sandringham, il secondo dalla morte della regina Elisabetta. Il sovrano ha voluto rispettare la forma, le consuetudini legate alle Feste introducendo, nello stesso tempo, dei cambiamenti sostanziali, come la presenza della famiglia della regina Camilla e di Sarah Ferguson, che torna a festeggiare con i parenti dopo ben 3 decadi. La dimostrazione di accordo, vicinanza e unità sfoggiata dai Windsor durante la tanto attesa passeggiata verso la St.Mary Magdalene Church, lo scorso 25 dicembre, avrebbe spazzato via in un colpo solo le presunte rivalità interne tra Carlo e William.
La passeggiata di Natale
Il secondo Natale senza la regina Elisabetta è stato emblematico per il regno e per la vita privata di Carlo III. Se lo scorso anno le Feste furono più tristi, nel ricordo della defunta sovrana, tutte tese verso il passato, quest’anno era tempo di fare tesoro della memoria e voltare pagina, per costruire qualcosa di nuovo. Il Re è riuscito in questa impresa con successo, almeno in apparenza. Il fulcro di queste Festività royal è stata la tradizionale passeggiata dei Windsor in occasione della messa natalizia alla chiesa di St. Mary Magdalene. Un evento pubblico e, insieme familiare. Stavolta, però, l’attenzione non era puntata tanto su Kate, elegantissima nel suo cappotto blu di Alexander McQueen, bensì su Sarah Ferguson, tornata a festeggiare il Natale di Sandringham dopo più di 30 anni di assenza e sulle interazioni tra Carlo e i principi di Galles.
Un gradito ritorno
Sarah Ferguson ha camminato accanto alle figlie e all’ex marito, il principe Andrea (privato di cariche e patronati, ma non del diritto di partecipare a eventi familiari), durante la passeggiata verso la chiesa. Per il suo grande ritorno nel cuore della royal family, dopo ben 32 anni, “Fergie” ha scelto un outfit verde scuro di Holland Cooper e non ha risparmiato sorrisi e saluti. Il 2023 è stato un anno complicato per lei: in giugno ha annunciato di avere un tumore al seno e di doversi sottoporre a una mastectomia, effettuata con successo. Inoltre sembra che sia proprio Sarah, grazie ai guadagni come scrittrice e podcaster, ad aiutare il principe Andrea a pagare i 2 milioni necessari per la ristrutturazione della dimora in cui vivono da anni, il Royal Lodge. Carlo III avrebbe avuto intenzione di sfrattare il fratello e la cognata per donare la villa a William e Kate. Alla fine, però, Sua Maestà e i duchi di York avrebbe raggiunto un accordo: avrebbero tenuto la casa a patto di pagarne le spese di restauro e mantenimento.
Un tuffo nel passato
Perché il ritorno a Sandringham di Sarah Ferguson ha avuto una eco mediatica così forte? Il motivo è semplice: ci riporta a un passato che appare lontanissimo, al momento esatto in cui i vecchi equilibri della royal family si infransero e ne nacquero di nuovi, quelli che conosciamo oggi. L’ultima volta che abbiamo visto “Fergie” nel Norfolk, per celebrare il Natale con la royal family, risale al 1991. Dopo quelle Festività nulla fu più come prima. Nel 1992 la principessa Anna divorziò da Mark Phillips. Dopo di lei fu la volta di Sarah Ferguson, coinvolta nello scandalo “toe-sucking” con l’amante John Bryan (la famosa vicenda dell’alluce). Le foto del tradimento, scattate da “Oggi” il 31 agosto 1992, fecero il giro del mondo e costarono a Sarah il matrimonio. Per la verità “Fergie” e Andrea avevano già annunciato la separazione il 19 marzo 1992, ma questo “royal scandal” sbarrò le porte a qualunque tipo di riconciliazione con la royal family.
Nel giugno di quell’anno Andrew Morton diede alle stampe la biografia su Lady Diana, ovvero “Diana, la sua Vera storia”, in agosto il Sun pubblicò la telefonata compromettente tra la principessa e James Gilbey, passata alla storia con il nome di “Squidgygate”. In novembre il Mirror diffuse la conversazione intima tra Carlo e Camilla, ormai celebre come “Camillagate”. In quello stesso mese, infine, divampò un incendio nel Castello di Windsor. Ci vollero 36 milioni di sterline per riportarlo all’antico splendore. Elisabetta II, delusa e rammaricata da tutte queste disgrazie, nel discorso per il suo 40esimo anniversario sul trono, avvenuto a Guildhall il 24 novembre 1992, disse: “Il 1992 non è un anno che ricorderò con puro piacere…si è rivelato un ‘Annus Horribilis’. Sospetto di non essere la sola a pensarlo…”.
“Tensione e stress”
La passeggiata di Natale dovrebbe essere un’occasione di distensione e gioia per la royal family. Quest’anno non sarebbe stato proprio così, almeno secondo l’esperta di comportamento e linguaggio del corpo Patti Wood, che avrebbe individuato una certa tensione tra William e Kate. Parlando a Elite Daily l’esperta ha dichiarato: “La presa salda di Kate sulla sua borsa sembra indicare una tensione sottostante, [mentre] la mascella serrata…pare trattenere la tensione. Contrariamente a William, che cerca di stabilire un contatto visivo…[Kate] cammina a circa mezzo metro di distanza da lui”. Un’altra esperta in materia, Traci Brown, è sulla stessa lunghezza d’onda: William avrebbe avuto un’espressione “preoccupata”, mentre il viso di Kate “mostrava la sua rabbia”. Per la Brown, però, questo atteggiamento apparentemente irritato non sarebbe dovuto a chissà quale incomprensione di coppia, ma a semplice “stress per le Feste”. Come capita a molti di noi.
Più vicino a Kate
La passeggiata del 25 dicembre avrebbe anche mostrato la grande vicinanza tra Carlo III e Kate, già notata lo scorso 5 dicembre, in occasione del ricevimento per il corpo diplomatico tenutosi a Buckingham Palace. Dopo quell’evento un insider rivelò al People: “È chiaro che [Kate] e il Re sono piuttosto vicini, per certi versi [la principessa] è più vicina lui che a William”. I rapporti tra Sua Maestà e il principe di Galles si sono rafforzati dopo l’uscita dalla scena royal del principe Harry, ma “Kate avrebbe agito da intermediaria neutrale in questo”. La principessa condividerebbe le decisioni di Carlo per il rinnovamento della monarchia e ogni suo gesto sarebbe studiato per dar luce alla Corona: “Ha un’immagine pubblica simpatica, sorridente e, oso dire, innocua”, ha affermato al People l’autore Valentine Low, “ma in realtà ha un carattere forte, una volontà d’acciaio ed è pronta a combattere per ciò che vuole e che ritiene giusto”. Una fonte ha sottolineato: “Lei guida la famiglia e…[William]”.
“Incredibile valorizzazione”
Kate non avrebbe mai usato la sua influenza a corte per destabilizzare i nuovi sovrani. Lo stesso varrebbe per William, sebbene nel libro “Endgame”, di Omid Scobie, venga dipinto come un giovane uomo “affamato di potere”, convinto che quello del padre sia solo un regno di transizione. “[William e Kate] stanno portando avanti le iniziative che per loro sono importanti. Non stanno tentando di soppiantare il Re e Camilla. Sono un’incredibile valorizzazione”, ha spiegato la biografa Sally Bedell Smith. In effetti gli esperti di linguaggio del corpo non avrebbero trovato elementi di rivalità tra i nuovi e i futuri sovrani durante la passeggiata natalizia. Al contrario. Tutta la famiglia appariva più unita che mai. Mancavano solo Harry e Meghan, che non avrebbero ricevuto alcun invito a Sandringham e avrebbero trascorso il Natale a Montecito.
“Orgoglio” paterno
Abbiamo visto molte volte il principe William in versione “paterna”, ma in questo Natale, forse per la prima volta, il pubblico e gli esperti reali hanno notato “l’orgoglio” negli occhi del futuro Re ogni volta che guardava i suoi figli durante la passeggiata. L’esperta di linguaggio del corpo Judi James ha detto al Sun: “Ora William appare sempre raggiante d’orgoglio quando è con i suoi figli”. Sia lui, sia Kate, però, vorrebbero far crescere George, Charlotte e Louis in modo indipendente, aiutandoli a costruire un carattere serio, responsabile ma, nello stesso tempo, basato sulla sicurezza in se stessi. La James ha rivelato al Mirror: “William e Kate hanno mostrato i loro figli con gli usuali segnali di orgoglio, ma era chiaro che sono genitori neutrali, affinché i loro bambini crescano [coltivando] la loro autostima”. Sono lontanissimi i tempi in cui i bambini royal erano William e Harry, guidati da Carlo, Diana e dopo la morte di quest’ultima, dalla regina Elisabetta. Quel mondo non esiste più. Lo sapevamo, era evidente, eppure il Natale 2023 ce lo ha ricordato in maniera quasi prepotente, mettendoci di fronte a una royal family rinnovata e alla nuova monarchia che il Re sta plasmando e un giorno lascerà nelle mani del principe di Galles, affinché continui l’opera.