“Tassa su patrimoni e successioni”. La Fornero è il solito disco rotto

"Tassa su patrimoni e successioni". La Fornero è il solito disco rotto

La sinistra perde il pelo ma non il vizio. Dietro le proposte moderate dell’opposizione nostrana si nascondono le solite ricette lacrime e sangue. La dimostrazione perfetta di questo paradosso fastidioso è l’intervento di Elsa Fornero sulla manovra di Bilancio che, a meno di ulteriori rinvii, verrà definitivamente approvata nella giornata di domani. La soluzione preferita dall’ex ministro del Lavoro, ospite dell’ultima puntata di Tagadà, è l’ennesima stangata ai contribuenti. “Bisogna anche pensare di introdurre una tassa sui patrimoni e sulle successioni”, ha spiegato la professoressa Fornero gelando lo studio di La7

Un messaggio netto alla presidente del Consiglio che evidenzia un problema vero – il debito eccessivo del nostro Paese e le sue terribili conseguenze sui conti pubblici – ma propone una soluzione sbagliata e ideologica. “Agli italiani – ha spiegato la Fornero – bisognerebbe dire che siamo un Paese che ha molti debiti che nella spesa pubblica ha gravi ritardi soprattutto nella scuola e nella sanità. E anche per le pensioni si sono spesi molti più soldi. Insomma noi abbiamo una spesa che è poco indirizzata sulla crescita ma abbiamo bisogno di crescere”. Una critica legittima che, secondo la versione dell’ex ministro, porta a una via d’uscita terribile: un introduzione ad hoc di una tassa sui patrimoni e sulle successioni.

Ritengo che patrimoni e successioni – ha detto la professoressa – non appartengano alla sacralità intoccabile”. Una dichiarazione smentita, tra l’altro, dallo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della sua audizione di ieri in Commissione Bilancio della Camera.“Il nostro problema – ha spiegato perfettamente il ministro leghista – si chiama debito. Il debito va tenuto sotto controllo, altrimenti questo Paese non ce la fa”.

Un approccio pragmatico ma non per questo volto ad aumentare le tasse ai cittadini italiani. Niente da fare, Elsa Fornero è un disco rotto pro-tasse e, soprattutto, anti-Meloni. “L’idea che un governo debba sempre promettere finanziando a debito – ha sottolineato la professoressa – non parlando mai del fatto che il debito potrà rappresentare un grosso rischio e costringere a frenate molto più brusche, questo è falsificare la realtà. Un po’ dobbiamo ridurre gli sprechi e poi bisogna intervenire sulla tassazione”. Il doppio standard della sinistra è riassunto alla perfezione da quest’ultima frase della Fornero. Mente sull’introduzione di nuove tasse la gauche nostrana è sempre pronta a far sentire la propria voce, sulla riduzione degli sprechi non riesce ad avanzare una singola proposta.

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