Non accettava la fine della relazione e per questo motivo, pur trovandosi già dietro le sbarre del carcere, avrebbe ordinato l’omicidio della ex compagna: il detenuto Nicola Fallarino, 38 anni, è stato nuovamente raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare.
I fatti
Le indagini degli inquirenti sono cominciate lo scorso 11 novembre, quando gli agenti della Squadra mobile sono stati informati del ferimento di una giovane donna, rimasta vittima di un vero e proprio agguato sul pianerottolo di casa. La vittima era stata raggiunta da un colpo di pistola alla testa, che l’aveva però solo ferita lievemente. Rimasta a terra dopo lo sparo, la giovane era però riuscita a ingannare il killer, riuscendo poi a chiedere aiuto.
Questa la storia di Annarita Taddeo, barista di 31 anni, aggredita mentre si stava recando sul posto di lavoro. Soccorsa dagli agenti, la donna aveva raccontato che a sparare era stato un uomo che indossava un casco integrale, dunque non rinoscibile. Parlando con gli inquirenti, la 31enne aveva spiegato di essersi finta morta per sfuggire al suo assassino. Stesa a terra, aveva poi visto l’uomo col casco introdursi all’interno della sua abitazione e allontanarsi con i suoi telefoni cellulari, oltre che con 2mila euro in contanti. A confermare il racconto della vittima, compresibilmente sotto choc, le immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza. Nel corso del controlli era inoltre emerso che lo scooter a bordo del quale era fuggito l’aggressore risultava essere stato rubato a Napoli pochi giorni prima.
I messaggi choc
Gli inquirenti hanno subito trovato un sospettato prendendo visione di alcuni messaggi ricevuti da Annarita Taddeo. Messaggi inviati dall’ex compagno Nicola Fallarino. Tante le minacce ricevute nel tempo dalla giovane donna. In più occasioni il 38enne avrebbe minacciato la ex di farle incendiare auto, casa o attività commerciale. Non sarebbero mancate neppure le minacce di morte e, fra queste, anche quella che includeva un colpo di pistola. L’uomo millantava numerose amicizie, che avrebbero potuto eseguire “il lavoro sporco” al posto suo.
Secondo gli inquirenti, Fallarino non avrebbe accettato la fine della relazione con la giovane, né avrebbe sopportato la sua nuova vita sentimentale. L’uomo avrebbe inoltre preteso che la 31enne lasciasse l’abitazione e il lavoro al bar.
Il nuovo arresto
Sulla base di queste prove, nella mattinata di oggi, giovedì 28 dicembre, le forze dell’ordine hanno effettuato diverse perquisizioni personali, locali e informatiche nei confronti di 28 persone, tutte della provincia di Benevento. Fra i perquisiti anche 2 detenuti del carcere di Benevento e 10 detenuti ad Augusta (Siracusa). Lo scopo era quello di trovare contatti con il 38enne.
Detenuto nel carcere di Augusta, dove sta scontando la pena dell’ergastolo, Fallarino è stato accusato di tentato omicidio pluriaggravato, porto illegale d’arma, tentata estorsione pluriaggravata e rapina pluriaggravata. Sarebbe lui, secondo l’accusa, il mandante del tentato omicidio della 31enne, per questa ragione è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare.