Niente ostruzionismo, le opposizioni già pensano al Capodanno…

Il discorso di Mattarella è piaciuto a tutti, da destra a sinistra

Il Capodanno si avvicina e l’ostruzionismo diventa un lontanto ricordo. Gli emendamenti presentati dalle opposizioni sulla manovra sono pochissimi e praticamente destinati a morire sul nascere.

Gli emendamenti più irrealizzabili arrivano, ovviamente, dal Movimento Cinque Stelle. Introduzione del salario minimo, ritorno del reddito di cittadinanza e del Superbonus vecchia maniera. C’è di tutto e di più, persino l’educazione all’affettività che è stata bocciata nuovamente.“Anche in legge di bilancio abbiamo ribadito un concetto fondamentale: la violenza sulle donne è innanzitutto un fenomeno strutturale e culturale e come tale va affrontato. La scuola deve essere il luogo dove, attraverso l’insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale, si pongano le basi per arginare questo fenomeno criminale”, ha detto la promotrice, la deputata pentastellata Stefania Ascari. Gianmauro Dell’Olio, vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, invece, si lamenta per la mancata approvazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario che “18 Paesi nel mondo stanno già testando”. Ben 18 su quasi 200 nazioni attualmente esistenti non è esattamente un gran successone.

In pratica, si tratta di proposte destinate a essere respinte in blocco e che, certamente, non mettono in difficoltà l’iter della manovra che deve essere votata immancabilmente entro domani. Il minimo cambiamento imporrebbe il ritorno in Senato e si materializzerebbe lo spettro dell’esercizio provvisorio. Un rischio che non vuol correre nemmeno l’opposizione che ha totalmente rinunciato a fare ostruzionismo, riducendo da mille a 80 gli emendamenti da votare. “Sono i soliti emendamenti, ripetitivi, presentati così perché tanto sapevano che non si votava nulla”, dice a ilGiornale.it, uno dei relatori della manovra, il deputato di Forza Italia Roberto Pella osservando il grosso plico cartaceo sulla manovra che oggi passava di mano in mano tra i parlamentari che si aggiravano in Transatlantico tra una votazione e l’altra. “La verità – dicono i maligni – è che l’opposizione ha rinunciato a fare l’opposizione perché anche i politici del centrosinistra non vedono l’ora di impugnare i loro trolley e tornare a casa a festeggiare il Capodanno…”. Nonostante la presenza in Aula di big come Giuseppe Conte ed Elly Schlein, la sensazione è quella di una resa totale delle opposizioni. Anche da +Europa dicono candidamente: “Era inutile presentare degli emendamenti tanto già si sapeva che sarebbero stati bocciati…”. Dopo la grande abbuffata natalizia, ora tutte le opposizioni pensano solo a lasciarsi alle spalle l’annus horribilis del centrosinistra, nella speranza che le Europee della prossima primavera portino risultati anche leggermente migliori dei precedenti. Basti pensare allo stato comatoso in cui versa il Pd, al disfacimento del Terzo Polo e al caso Soumahoro che ha investito la sinistra radicale. Meglio chiudere le valigie, partire e dimenticare tutto con un bel paio di bicchieri di prosecco o di champagne…

Leave a comment

Your email address will not be published.