Cristiano Ronaldo e i Detroit Pistons, squadra della Nba: che cosa potranno mai avere in comune due mondi così distanti? E invece a loro modo hanno fatto la storia a poche ore di distanza, grazie a numeri esagerati nel bene e nel male.
Il portoghese con il suo Al-Nassr ha segnato due gol (su rigore) nella sfida vinta 5-2 contro l’Al-Ittihad del vecchio amico e compagno di squadra al Real Madrid Karim Benzema: due timbri che hanno portato CR7 alla fantascientifica cifra di 53 reti nell’anno solare. Tutte realizzate tra campionato saudita e gare col Portogallo, certo, ma fanno comunque impressione specie considerando che a febbraio compirà 39 anni ed è in una forma psicofisica invidiabile. Ha superato gente come Kane e Mbappé, fermi a quota 52 gol, e Haaland che anche a causa di vari acciacchi nelle ultime settimane non è potuto andare oltre quota 50. La cosa bella è che il portoghese, all’ottavo anno solare sopra i 50 gol, ha ancora una partita, contro l’Al-Taawoun dell’ex bolognese Musa Barrow, per arrotondare questi numeri formidabili.
Se CR7 festeggia l’ennesimo anno al top, a Detroit si guardano attorno sbigottiti: nella notte tra martedì e mercoledì infatti i Pistons hanno perso la 27ª partita consecutiva nella Nba, stabilendo un nuovo record assoluto nella lega di basket nordamericana. Nessuno in una singola stagione ha fatto peggio della squadra di MoTown (il primato è di 28 ko in fila dei Philadelphia 76ers realizzato però a cavallo di due campionati nel 2015). Detroit aveva iniziato la stagione regolare con 2 vittorie in 3 partite prima di imboccare questo tunnel senza fine culminato con l’ultimo schiaffo preso dai Brooklyn Nets. Incredibilmente l’allenatore Monty Williams non rischia il posto, pur essendo il secondo tecnico più pagato nella Nba (13 milioni di dollari a stagione). Del resto il proprietario dei Pistons, il miliardario israeliano Tom Gores, ha visto il valore della franchigia aumentare dai 325 milioni nel momento del suo acquisto nel 2011 ai 3 miliardi attuali, secondo la rivista Forbes. Gores è uno che va alle partite dei Pistons e regala le magliette della squadra ai tifosi, peccato che spesso se le veda tornare indietro condite da insulti tipo «Vattene e vendi la squadra». Per uno nato a Nazareth come Gesù non un gran modo di passare le feste di Natale, anche se è indubbio che questi Detroit Pistons sono destinati a passare alla storia.