Un misterioso aereo cinese, una presunta base militare segreta del Dragone e un astronomo dilettante statunitense. Sono questi i protagonisti di una clamorosa storia che potrebbe svelare un capitolo inedito del sempre più audace scontro tra Cina e Stati Uniti. Un capitolo che probabilmente avrebbe dovuto restare invisibile, ma sul quale qualcuno potrebbe aver acceso i riflettori rendendo pubblica una vicenda che, se confermata, risulterebbe a dir poco clamorosa.
Una base cinese in Nord America?
Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, un astronomo dilettante ha monitorato a distanza il lancio dell’aereo spaziale robotico cinese Shenlong scoprendo qualcosa di curioso e inaspettato. Andiamo però con ordine. Il “veicolo spaziale sperimentale riutilizzabile” in questione, come lo hanno descritto i media di Pechino, è decollato a bordo di un razzo Long March 2F lo scorso 14 dicembre dal centro di lancio satellitare di Jiuquan. Il suo obiettivo? Operare in orbita, presumibilmente per testare nuove tecnologie e condurre una vasta gamma di test, come studiare l’effetto delle radiazioni sui materiali.
Da quando Shenlong è entrato nell’orbita terrestre, l’aereo spaziale cinese potrebbe aver inviato segnali ad una stazione terrestre nascosta o a una nave situata nei pressi della costa occidentale del Nord America. Forti emissioni sono state rilevate alla frequenza di 2280 megahertz mentre l’aereo riutilizzabile senza equipaggio stava sorvolando la Columbia Britannica, in Canada, proprio dove ha sede Scott Tille, il suddetto astronomo. “Vedo uno schema nelle sue emissioni radio mentre mi sorvola. Sembra che privilegi i passaggi a bassa quota verso ovest“, ha detto Tilley, lo stesso esperto che ha aiutato la Nasa a trovare il satellite IMAGE, da tempo perduto, nel 2018.
L’ipotesi dell’astronomo
Cosa significa quanto accennato da Tilley? “Ciò potrebbe indicare (la presenza di) una stazione terrestre clandestina (cinese) sulla costa occidentale del Nord America o su una nave al largo della costa“, ha detto l’astronomo, sottolineando che la sua è soltanto un’ipotesi, una possibilità, una speculazione. Certo è che il misterioso aereo cinese, considerato la controparte dell’aereo spaziale militare statunitense X-37B, è stato seguito dai localizzatori satellitari di tutto il mondo da quando è decollato dal deserto del Gobi.
Secondo Tilley e un team svizzero specializzato nella sorveglianza spaziale in banda ottica, il lancio di Shenlong ha portato almeno sei oggetti a volare in orbita terrestre bassa. Tra questi sono stati individuati lo stesso aereo, designato come “oggetto A”, e una coppia di satelliti (oggetti D ed E) rilasciati dal mezzo. Questi ultimi hanno emesso segnali radio simili all’oggetto A, “ma senza alcuna forma di dati, solo riempitivi inattivi“, ha detto l’astronomo. Tilley ha poi spiegato che lo scopo della coppia di satelliti rimane sconosciuto, anche se c’è una possibilità che possano essere usati per “testare le operazioni di rendezvous e recupero“.
Per la cronaca, si tratta della terza missione dell’aereo cinese dopo il volo inaugurale di due giorni nel 2020 e un secondo volo durato nove mesi. Secondo quanto riferito, l’aereo ha rilasciato oggetti misteriosi anche durante entrambe le missioni precedenti. Non ci sono immagini o dettagli ufficiali dell’aereo e non è noto quanto durerà l’attuale missione. Nel frattempo, l’X-37B costruito dalla Boeing, anch’esso avvolto nel mistero sin dal suo volo di debutto nel 2010 a causa della sua natura militare, è in attesa di decollare su un razzo Falcon Heavy di SpaceX dal Kennedy Space Center in Florida il 28 dicembre.