Spogliatoi da incubo. James Rodríguez la ricorda come un’esperienza choc; profumatamente pagata, certo, ma pur sempre da dimenticare. In un’intervista al canale televisivo brasiliano Globo, il centrocampista colombiano ed ex gloria del Real Madrid ha raccontato la propria recente esperienza nella società calcistica qatariota Al Rayyan come qualcosa di sconvolgente. E non per lo stipendio da quasi 10 milioni più benefit (quello infatti impressiona solo noi poveracci). Piuttosto, il fantasista si è soffermato su alcune esanze emiratine che – a suo dire – gli crearono imbarazzo e addirittura sconcerto.
Ad esempio, Rodríguez ha assicurato di essere rimasto sconvolto dal fatto che in Qatar lo avessero invitato a non farsi la doccia nudo negli spogliatoi dopo una partita o un allenamento. “Nel calcio al momento di lavarsi i calciatori si spogliano del tutto e lì i miei compagni mi dissero: no, no, non puoi restare così. Quella cosa mi creò imbarazzo, paura“, ha ricordato il centrocampista, abituato a ben altre usanze. Il calciatore ha poi menzionato poi anche altri momenti di condivisione in grado di procurargli imbarazzi davanti ai compagni di squadra. Ad esempio, il pranzo.
“Lì tutti mangiano con le mani, il che per me è stato difficile. L’hanno condiviso con me e ho detto: ‘No, grazie’. Ho chiesto delle posate e mi hanno detto: ‘No, devi usare le mai’…“, ha ancora testimoniato l’ex stella del Real Madrid e del Bayern Monaco, confidando anche la propria risposta a quell’esortazione: “Voi siete pazzi, non mangio con la mano“. Paese che vai, usanza che trovi: quelle abitudini spiazzarono oltremodo “El Bandido“, che rimase peraltro nella sequadra qatariota Al Rayyan solo dodici mesi, precisamente nella stagione 2021/2022, per poi passare all’Olympiakos e al San Paolo.
Certo, i milioni a palate ricevuti in Qatar sarebbero stati una ragione sufficiente per rimanere da quelle parti anche in presenza di commensali abituati a cibarsi a mani nude e in molti ora – con un pizzico di ironia – di domandano se l’addio alla squadra emoratina fu condizionato anche da quei dettagli da “incubo” riferiti in tv.