Dal 2023 che si sta chiudendo, la sinistra italiana esce sconfitta su tutta la linea. L’elezione di Elly Schlein a segretario del Pd per rincorrere il centrodestra che, nonostante le accuse, ricusa da anni il patriarcato e basa le sue scelte di leadership sul valore e non sul sesso, si è dimostrata un boomerang. E alla fine dell’anno uno dei simboli della sinistra radical-chic italiana, Chiara Ferragni, ha visto crollare il suo impero. Definire l’influencer come simbolo della sinistra è forzato, certo, ma è stato il Pd a considerarla come tale quando sembrava che tutto quanto toccasse si trasformasse in oro ed è stata lei stessa a posizionarsi sulle battaglie tipiche della sinistra moderna.
Ma femminismo rosso, mai come quest’anno, ha mostrato tutte le sue fragilità e, al contrario, per le donne nell’orbita della destra e del centrodestra il 2023 può considerarsi vincente. IlGiornale.it ha chiesto a Domenico Giordano, spin doctor della società Arcadia, di tracciare un bilancio “in rosa”, prendendo in considerazione quattro donne, due per ogni “orientamento”. Chiara Ferragni vs Beatrice Venezi e Giorgia Meloni vs Elly Schlein restituiscono una fotografia dell’andamento politico e culturale di questo Paese.
La sfida a livello politico è stata vinta a mani basse dal premier italiano. Il mood per il presidente del Consiglio è rimasto per lo più invariato, e di segno positivo per tutto l’anno, come dimostrazione di coerenza e di fidelizzazione degli elettori. Un risultato che mette a tacere le malelingue che la vorrebbero sempre in procinto di dimettersi. Diverso è stato l’andamento per Elly Schlein, che dopo un exploit iniziale, generato dall’hype che si è creato attorno alla sua elezione alla segreteria del Nazareno, ha progressivamente perso il grip con l’elettorato.
Non è credibile come interlocutore e non dà fiducia alla base del Pd: una combinazione di elementi che le hanno fatto crollare le interazioni di un milione e mezzo in soli sei mesi. “Nei primi sei mesi dell’anno, Schlein ha potuto godere di una benevolenza da parte degli utenti, doveva giocare il ruolo della eroina che riaccende l’orgoglio nel popolo progressista e di sinistra, la Giovanna d’Arco che guida alla riscossa, ma con l’estate queste attese hanno prodotto l’esatto contrario, poco interesse e molta delusione (mood negativo che cresce)“, ha spiegato Domenico Giordano a ilGiornale.it. Al contrario, Meloni “Ha un mood sostanzialmente invariato“.
Beatrice Venezi, maestro d’orchestra di fama mondiale e orgoglio italiano, ha un costante mood positivo per tutto l’anno. Le sue esternazioni pubbliche sono molto rare, è il suo lavoro a parlare per lei, un lavoro che l’ha trasformata in una bandiera del made in Italy nel mondo. Le rilevazioni proposte da Giordano ci riportano un mood positivo al 54,4% per i dodici mesi del 2024 mentre Ferragni ha avuto un tracollo importante in appena due settimane a causa del pandoro gate. Tuttavia, l’analisi effettuata da Giordano ci dimostra che anche precedentemente rispetto al caos mediatico l’incluencer non godeva di particolare stima da parte degli italiani. “Siamo passati dal 48% al 32% delle ultime due settimane“, ci spiega lo spin doctor di Arcadia, sottolineando come per l’influencer al momento le emozioni prevalenti negli italiani siano di rabbia e tristezza. La sinistra dovrà ripensarsi nel prossimo anno se vuole cercare di riconquistare terreno in ogni ambito di interesse degli italiani.