Aumentano le incognite sul futuro. Nonostante gli ottimi numeri del 2023 l’impero di Chiara Ferragni potrebbe essere investito da incertezze importanti. Un esempio è il caso Safilo, la nota realtà ha annunciato l’interruzione dell’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione degli occhiali a marchio dell’influencer, la motivazione? A causa della violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio. Vediamo quindi quanto fattura l’impero di Chiara Ferragni secondo i dati de Il Sole 24 Ore.
Il business
La nota influencer si occupa del business della moda tramite la Fenice Srl. Il marchio di Chiara Ferragni viene utilizzato per firmare capi d’abbigliamento e gioielli. Inoltre viene erogato anche un sevizio di consulenza in digital marketing tramite la Tbs Crew Srl. Le due realtà hanno oltrepassato ognuna i 14 milioni di euro in termini di ricavi nel 2022. C’è poi la Sisterhood Srl, completamente di Ferragni, questa nel 2022 ha dichiarato ricavi pari a 4,54 milioni e un utile netto di 2,43 milioni. Sisterhood possiede il 32,5% di Fenice e tutto il capitale di Tbs. Le tre realtà hanno generato ricavi aggregati per 33,3 milioni nel 2022 e 28,4 milioni del 2021. Non viene però specificato se i ricavi sono da intendersi verso terzi o se siano presenti partite infragruppo.
La comunicazione dei dati
In merito all’analisi dei bilanci risultano alcune incertezze a livello comunicativo rispetto ai dati. Infatti, come rispecchiano i numeri resi noti a inizio giugno da alcune fonti del gruppo, Fenice “ha chiuso il 2022 con ricavi per 14,2 milioni e un giro d’affari a valore retail di 62 milioni”. Mentre Tbs Crew nel 2022 ha ottenuto ricavi per 14,52 milioni. Le prospettive sono state indicate da Fabio Maria Damato, consigliere di Fenice e general manager in passato, riferendosi alla crescita prevista per il 2023, il quale ha affermato: “Il giro d’affari di Fenice dovrebbe arrivare a 71 milioni, quello di Tbs Crew a 18,9 milioni”. Analizzando il bilancio di Fenice nel 2022 vengono però dichiarati ricavi delle vendite e prestazioni in aumento da 6,4 a 14,276 milioni. Nel documento non si parla dei 62 milioni di “giro d’affari a valore retail” di cui ha specificato il gruppo nel mese di giugno. La società a responsabilità limitata negli ultimi due esercizi ha ottenuto una redditività abbastanza elevata nonostante nel 2020 la perdita ammontava a 3,48 milioni, nel 2021 l’utile netto era di 1,91 milioni il quale è aumentato a 3,4 milioni nel 2022. Il 27 giugno 2023 l’assemblea dei soci ha deliberato la distribuzione di dividendi per 1,998 milioni e a fine 2022 la realtà aveva disponibilità liquide per 3,3 milioni.
I ricavi
Per quanto riguarda Tbs Crew i dati del bilancio corrispondono a quelli comunicati dal gruppo. Nel 2022 i ricavi sono saliti da 7,09 a 14,52 milioni e l’utile netto è passato da 1,77 a 5,14 milioni ma i dividenti non sono stati distribuiti. A fine dello scorso anno la liquidità è passata da 3,1 a 9,1 milioni di euro. I profitti delle due realtà non vengono incassati da Chiara Ferragni ma vengono inclusi nei conti di Sisterhood che, come si legge nel bilancio, sta rivestendo sempre di più il ruolo di Holding societaria, come dimostrano l’acquisizione mediante conferimento di Tbs Crew nell’anno 2021, la costituzione della società Ferragni Enterprise nel corso del 2022 e l’acquisizione all’inizio dell’esercizio 2023 delle quote di Chiara Ferragni in Fenice Srl. Nel 2022, i ricavi di Sisterhood sono scesi da 14,9 a 4,54 milioni di euro, registrando un calo dell’utile netto da 7,26 a 2,43 milioni. Chiara Ferragni può beneficiare solo degli utili pari a 2,43 milioni di Sisterhood, escludendo quelli di Fenice e Tbs. Alla fine del 2022, Sisterhood deteneva una liquidità di 5,88 milioni di euro senza distribuire dividendi. Ricordiamo che recentemente, l’Antitrust ha multato Fenice e Tbs per 1,075 milioni e Balocco per 420mila euro per pratiche commerciali scorrette.