Ciclista uccisa da una betoniera a Milano, i pm indagano su Granelli

Ciclista uccisa da una betoniera a Milano, i pm indagano sull’operato dell’assessore Granelli

Era una pista ciclabile “leggera”, disegnata sull’asfalto, quella su cui ha perso la vita Cristina Scozia, 39 anni. Era il 21 aprile scorso, pioveva a dirotto: la personal trainer, educatrice in scuole di infanzia e primaria, mamma di una bambina di 6 anni, è stata investita e uccisa da una betoniera in via Francesco Sforza, all’angolo con corso di Porta Vittoria. E oggi, nell’ambito dell’indagine che sta andando avanti da otto mesi, coordinata dall’aggiunta Tiziana Siciliano e dal pm Mauro Clerici, si punta ad approfondire l’operato di Marco Granelli, assessore della giunta Sala con deleghe alla mobilità quando quella pista fu disegnata, nel 2020. Oggi a lui e ad altri due dirigenti del comune di Milano sono stati notificati un verbale di identificazione, e una informazione di garanzia della persona sottoposta a indagini, ai fini della conoscenza del procedimento. Granelli, precisa la procura milanese, non è ancora formalmente iscritto nel registro degli indagati ma i due atti sono stati notificati proprio ai fini di questa iscrizione. Il comune di Milano dovrà chiarire come e con quali modalità quella pista è stata disegnata.

Nell’inchiesta della procura per omicidio stradale sono state disposte diversi accertamenti, anche su eventuali irregolarità nel progetto, per capire se vi fossero dei rischi per i ciclisti. Quel giorno la betoniera e la bici andavano nella stessa direzione: mentre il mezzo pesante aveva svoltato in corso di Porta Vittoria, Scozia presumibilmente intendeva proseguire diritta lungo via Francesco Sforza. Il tir ha quindi svoltato a destra, senza accorgersi della bici che si trovava nell’angolo per lei “cieco” (non aveva i sensori, è stato chiarito).

Non è la prima volta che le piste ciclabili sono al centro di polemica dei cittadini, anche perché nel 2023 sono state diverse le vittime di incidenti mortali in bicicletta. L’ultima ha riguardato la ciclabile che collega piazza Tricolore al centro cittadino di piazza San Babila: qui la segnaletica con diverse linee tratteggiate è stata subito bollata dai cittadini come confusionaria, quando non estremamente pericolosa.

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