Si è introdotta nella cattedrale, mentre la messa stava per iniziare. E dopo aver raggiunto l’altare, si è inginocchiata e ha mostrato ai fedeli uno striscione per protestare contro il consumo di carne durante i cenoni delle festività. Questa l’iniziativa surreale messa in atto da una giovane animalista, per un blitz andato in scena nelle scorse ore a Palermo. Un’azione che è stata successivamente rivendicata poi dal gruppo “Ribellione Animalista”, con gli attivisti stessi che sui social network hanno spiegato le ragioni alla base del gesto. Sulla base di quanto ricostruito, l’episodio è accaduto durante la Messa di Natale, nella chiesa principale del capoluogo della Sicilia. Quando i fedeli avevano ormai preso posto fra le navate e la funzione stava per iniziare, l’attivista sarebbe entrata nel luogo di culto camminando fino all’altare.
E a quel punto, avrebbe esposto lo striscione di protesta. “Ogni creatura nasce sacra” si leggeva, sopra al logo di Ribellione Animale. Un fuori programma che ha certamente sorpreso i fedeli in attesa dell’inizio della funzione, causando reazioni contrastanti: non tutti avrebbero gradito. L’attivista avrebbe comunque raggiunto anche il leggio utilizzato per le letture, dal quale avrebbe elencato ai presenti i motivi della sua azione. Ed avrebbe invitato i fedeli, sempre più perplessi, a non mangiare carne durante le feste. Un blitz che sarebbe ad ogni modo durato pochi minuti, a quanto sembra: all’animalista sarebbe stato infatti ricordato l’imminente inizio della funzione liturgica e dopo aver parlato, la stessa donna avrebbe abbandonato l’altare e la chiesa. Per un gesto che è come detto stato rivendicato da Ribellione Animalista, sulla pagina Facebook dell’associazione.
“Abbiamo portato un messaggio d’amore e speranza all’interno della cattedrale di Palermo, prima che iniziasse la messa. Questo perché la Chiesa ha un’importante responsabilità a riportare l’attenzione sulla crisi climatica ed ecologica – hanno scritto gli animalisti, citando Papa Francesco – lo stesso Papa, con le sue encicliche Laudato Sì, si rivolge a noi parlando della necessità di un’ecologia integrale, in cui la preoccupazione per la natura, l’equità, la gioia e la pace interiore non possono essere separabili”. E a chiudere la nota, hanno ribadito il concetto. “Non può esistere alcuna ecologia integrale se non prendiamo in considerazione le altre specie che abitano sul pianeta – hanno concluso gli animalisti – è nostro dovere come specie umana attuare un profondo cambiamento delle nostre tradizioni culinarie per gli animali che abitano gli ecosistemi e quelli che vengono rinchiusi nelle gabbie degli allevamenti ogni giorno”.