Alexey Navalny si troverebbe nella colonia penale IK-3 a Kharp, nella regione di Yamal-Nenets, a circa 1.900 chilometri a nord-est di Mosca. “È il posto più isolato al mondo“, ha dichiarato Leonid Volkov, tra i più stretti alleati dell’oppositore russo. Quest’ultimo sarebbe stato rintracciato in una prigione a nord del Circolo Polare Artico, ha detto la sua portavoce, Kira Yarmysh, dopo aver perso i contatti con lui da ormai oltre due settimane. Gli Stati Uniti si sono detti “profondamente preoccupati” per le “condizioni di detenzione” di Navalny. “Accogliamo con favore le notizie secondo cui il signor Navalny è stato localizzato“, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato. “Tuttavia, rimaniamo profondamente preoccupati per la sorte del signor Navalny e per le sue ingiuste condizioni di detenzione“, ha affermato in una nota.
La colonia penale di Kharp
Ma che cosa sappiamo della colonia penale di Kharp? Intanto che si trova nell’Artico, e basta questo a far tremare i polsi. “È quasi impossibile raggiungere questa colonia, è quasi impossibile persino inviare lettere lì“, ha spiegato Volkov. La regione di Yamalo-Nenetsk, dove si troverebbe Navalny, è nota per gli inverni lunghi e rigidi. La città è vicino a Vorkuta, distante un centinaio di chilometri, le cui miniere di carbone erano tra le più dure nel sistema di gulag sovietici.
I trasferimenti all’interno del sistema carcerario russo, ha spiegato l’Associated Press, sono avvolti nella segretezza e i detenuti possono non essere più in contatto con i loro conoscenti per diverse settimane. Yarmysh ha dichiarato che il trasferimento del politico è legato alla campagna per le elezioni presidenziali russe di marzo. “Lo hanno deliberatamente mandato in questa particolare colonia proprio per isolarlo il più possibile, in modo da non dargli alcuna possibilità di comunicare con il mondo esterno“, ha aggiunto il portavoce di Navalny.
Carcere e isolamento
Navalny è in carcere, in Russia, dal gennaio 2021, quando è tornato a Mosca dopo essersi ripreso in Germania da un avvelenamento attribuito al Cremlino e causato da agenti nervini. Prima del suo arresto aveva condotto una campagna contro la corruzione e organizzato grandi proteste anti Cremlino. Da quel momento in poi, l’oppositore di Putin ha ricevuto tre pene detentive e ha trascorso mesi in isolamento nella colonia penale n. 6 per presunte infrazioni minori. Ha respinto tutte le accuse spiegando che le pene attribuitogli erano motivate solo e soltanto da una matrice politica.
Adesso Navalny, a quanto pare, si troverebbe non distante dal Circolo Polare Artico. La sua nuova casa, conosciuta come la colonia del “lupo polare”, è considerata una delle prigioni più dure della Russia. I detenuti locali sono condannati per gravi crimini. A quelle latitudini gli inverni sono rigidi, rigidissimi, tanto che la prossima settimana le temperature dovrebbero scendere fino a circa meno 28 gradi Celsius.
Il 18 dicembre Navalny – condannato a 19 anni di carcere per “estremismo” – non era comparso in collegamento video a un’udienza in tribunale nella cittadina di Kovrov, come aveva denunciato lo staff del dissidente, alimentando i timori per le sue sorti. Dopo un black out angosciante, ecco che il politico sarebbe stato rintracciato nella suddetta prigione. “Abbiamo trovato Alexei!“, ha scritto nelle ultime ore su X Ivan Zhdanov, collaboratore storico di Navalny, per dare l’annuncio della novità. Sottolinenado tuttavia come la cosiddetta colonia penale Polar Wolf sia una delle più remote della Russia.