Gli ultimi sondaggi relativi al gradimento dell’elettorato nei confronti dei papabili candidati alle prossime elezioni presidenziali americane vedrebbero l’ex-presidente Donald Trump davanti a Joe Biden. E l’attuale presidente degli Stati Uniti non avrebbe nascosto la frustrazione per questi risultati, apparendo frustrato anche dall’attenzione dedicata dai media americani al tema: alla luce di tutto ciò, pochi giorni fa avrebbe riunito dunque il proprio staff per pensare ad una nuova strategia in vista della prossima campagna elettorale. Queste, secondo quanto riporta l’Ansa, le ultime indiscrezioni che trapelano dalla Casa Bianca. Gli osservatori ritengono in particolare che Biden stia incontrando difficoltà non da poco nel convincere parte della base degli elettori democratici, sentitisi traditi dalla sua leadership e non intenzionati a quanto sembra a rinnovargli la fiducia alle urne.
E starebbero suonando sempre più “campanelli d’allarme” per i Democratici, considerando anche il primato poco invidiabile di presidente americano meno apprezzato di sempre dagli elettori (perlomeno in epoca moderna) del quale attualmente Joe Biden si fregerebbe. Secondo un sondaggio della società Gallup infatti, solo il 39% dei cittadini americani approva a quanto pare il suo operato. Nessuno dei suoi predecessori ha mai fatto registrare un indice di gradimento così contenuto, nell’anno immediatamente precedente alle elezioni. Trump finì ad esempio il 2019 con un indice di popolarità del 45%. E Barack Obama nel 2011, prima di essere rieletto, aveva il 43%. Tornando indietro nel tempo, anche Jimmy Carter, a dispetto della sconfitta a favore di Ronald Reagan, terminò il 1979 con un gradimento del 54%. Aggiungendo poi che il predecessore Trump è dato dai sondaggisti in vantaggio di un paio di punti, Biden avrebbe quindi convocato nei giorni scorsi i suoi collaboratori per capire come invertire la tendenza.
Il primo punto da mettere a fuoco sarà l’individuazione dei motivi che avrebbero portato ad un crollo così evidente del favore dell’elettorato nei confronti di Biden: i commentatori americani reputano che la guerra fra Israele e Hamas possa rappresentare uno dei fattori più incisivi. In base a quel che riporta anche il Washington Post, Biden sarebbe apparso furioso durante il recente confronto con lo staff, perché non riesce a capire come mai i numeri in crescita dell’economia a stelle e strisce non diano una spinta altrettanto forte alla sua popolarità. Ed avrebbe quindi chiesto ai propri collaboratori un cambio di passo, per mettere a punto una nuova strategia elettorale in vista del 2024. Soprattutto se a rappresentare i Repubblicani dovesse davvero essere ancora una volta Donald Trump.