Anche quest’anno si presenta l’immancabile interrogativo che attanaglia chi fa i conti con le infinite tavolate: come affrontare le abbuffate di Natale? Quali sono le strategie da mettere in pratica per scongiurare gli effetti di pranzi e cene interminabili che non tengono conto del fattore relativo alle calorie? Se da una parte è lecito e doveroso lasciarsi andare a momenti di gioia e di convivialità assaporando prelibati menù, dall’altra è altrettanto importante tenere in considerazione il piano alimentare per non subire le conseguenze dell’inevitabile overdose di cibo.
A tal proposito l’esperto Ciro Vestita, interpellato dall’Adnkronos, ha fornito una serie di consigli assai utili per limitare i danni delle abbuffate nel periodo più atteso dell’anno. Per cercare di affrontare al meglio i pranzi e le cene durante le feste di Natale (ovviamente lo stesso discorso vale per Capodanno) basta mangiare un paio di mele prima di sedersi a tavola, una mossa che in linea teorica dovrebbe aiutare a limitare porzioni e tentazioni: “Si ha meno fame ed è un trucco che funziona tantissimo, come ho sperimentato con i miei pazienti negli anni“. Il nutrizionista ha fatto notare tra l’altro che allo stato attuale si possono godere dei benefici delle mele di stagione, grazie a cui si potrebbe mangiare la metà “senza accorgersene“.
Il fitoterapeuta Vestita ha inoltre puntato l’attenzione sul contributo che può arrivare dalle tisane, una grande fonte che può permettere di idratarci, bere di più e allo stesso tempo di sgonfiarci. Nello specifico in questo periodo risultano essere particolarmente utili quelle a base di malva e karkadè, ovvero due malvacee. Il karkadè – “ricchissimo di mucillagini” che danno un senso di sazietà – risulta essere perfetto contro le abbuffate di Natale, anche perché favorisce la diuresi spianando la strada a un effetto “fortemente sgonfiante“.
Tuttavia bisogna tenere in considerazione un fattore: Vestita ha fatto notare che essere troppo punitivi a tavola non solo non è necessario ma in alcuni casi può essere pure controproducente. “Qualche esagerazione ci sta e, in questo caso, le tisane sono benefiche grazie all’effetto della riduzione di liquidi“, ha spiegato.
Ad esempio per Santo Stefano si può pensare una giornata a base di frutta: oltre alle mele bisognerebbe puntare sui kiwi che vantano poche calorie. In tutto ciò non va trascurato il ruolo della vitamina C, che fornisce la protezione da raffreddori e malattie virali di stagione. In alternativa può essere valido anche un frutto esotico come la papaya, “che ha un elevato potere di ‘tampone’ dei succhi gastrici“. Restano sempre utili i consigli degli esperti che invitano anche a svolgere attività fisica.