Le Idf hanno inflitto un nuovo duro colpo alla leadership di Hamas. L’esercito e lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno di Israele, hanno comunicato di aver ucciso Hassan Atrash, il responsabile del commercio, della manifattura e del contrabbando di armi per le brigate al-Qassam, il braccio armato dell’organizzazione terroristica, nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
In un video diffuso sul profilo X delle forze armate ebraiche, si vede l’automobile dell’uomo che procedeva lentamente lungo una strada di Rafah, nel sud del territorio palestinese, monitorata da un aereo da guerra. Dopo pochi secondi, il veicolo è stato colpito con un attacco di precisione che, oltre ad eliminare Atrash, ha causato la morte di altre due persone le cui identità non sono state diffuse dalle Idf. Israele, dunque, continua imperterrito a seguire la strategia della “decapitazione” per eliminare i quadri dirigenti di Hamas. Dall’inizio del conflitto, tutti i membri di alto grado dell’organizzazione sono diventati bersagli prioritari, dei “morti che camminano” secondo l’esercito. Molti di loro si trovavano all’interno della Striscia e si occupavano del comando delle varie brigate di Hamas. La loro dipartita ha sensibilmente diminuito l’efficacia delle operazioni difensive dei terroristi, permettendo alle Idf di occupare rapidamente ampie parti dell’exclave.
In cima alla lista degli obiettivi dello Stato ebraico vi sono i tre leader del gruppo: Yahya Sinwar, il “capo supremo”, Mohammed Deif, vertice delle brigate al-Qassam detto “il fantasma”, e il suo braccio destro Marwan Issa. Tel Aviv ha detto chiaramente che la guerra non si fermerà prima della loro cattura (o morte). Vi era la speranza di trovarli a Khan Yunis, città natale di Sinwar e Deif, o a Rafah, ma i raid condotti fino ad ora dalle forze israeliane contro abitazioni a loro collegate non hanno portato risultati tangibili. Dal canto loro, i servizi segreti stanno continuando a cercare indizi sul luogo in i tre target potrebbero essere nascosti, ma per il momento non sanno nemmeno se i tre si trovino effettivamente ancora a Gaza.
L’unico indizio tangibile ottenuto dallo Shin Bet è un filmato che mostrerebbe il “fantasma di Gaza” in condizioni di salute migliori rispetto a quelle ipotizzate dagli israeliani. Si pensava, infatti, che a seguito di diversi attentati Deif avesse perso le gambe e un braccio. Nel video lo si vede invece camminare, seppur con qualche difficoltà. In ogni caso, gli agenti dei servizi stanno indagando per capire dove siano state riprese quelle immagini e se effettivamente abbiano immortalato il capo militare dei terroristi.