Vanessa e Giulia. Apre così la conferenza stampa di fine anno il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, con un doloroso ricordo di due giovani vite spezzate, e un fiocchetto rosso donato a tutti i presenti per dire no ai femminicidi, cercando di capire ancora una volta cosa non abbia funzionato a partire dal codice rosso. La tragedia del bus di Mestre, la siccità, i nubifragi, le grandinate, i boschi spazzati dal vento. L’anno di Zaia e della regione Veneto, va in onda su di un maxi schermo, dove il presidente, non senza orgoglio, sciorina dati, numeri e parla di Autonomia, di turismo, di Pedemontana, di Olimpiadi e di granchio blu. Racconta di opere realizzate dopo l’alluvione del 2010 e degli argini rinforzati e della sanità: “Questa regione anni fa ha scelto di dimezzare i tempi di attesa delle linee guida nazionali, la categoria D da noi è di 30 giorni, mentre nelle altre regioni è di 60.
Le programmabili che si possno erogare in 120 giorni massimo, in Veneto sono a 90”. Con i 323 milioni di euro del Pnrr sono in via di realizzazione 95 case e 35 ospedali di comunità. 89 milioni investiti in nuove tecnologie, 107 per la digitalizzazione, 165 per il miglioramento sismico. 57.200 assunzioni, mai così tante negli ultimi 5 anni, e imprese in crescita con oltre 4 miliardi di finanziamenti alle aziende rosa. Il Veneto si conferma regione traino d’Italia e stanzia 20 milioni per realizzare impianti a idrogeno. Il 2023 resta per il Veneto un anno di boom turistico con oltre 73 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato e con Massimiliano Fedriga presidente del Friuli Venezia Giulia e Stefano Bonaccini presidente dell’Emilia Romagna, si sta portando avanti un progetto per la Costa Adriatica. Anche per il cinema le cose stanno andando per il verso giusto.
Il Veneto sta cercando di diventare una vera e propria attrattiva per la cinematografia, con le film Commission e non solo con Venezia . Non mancano gli aiuti alle imprese agricole e gli investimenti nella pesca, grazie ai fondi UE. Ampio spazio dedicato al granchio blu: “Lo so che pensate a Crozza…. – racconta ironico Luca Zaia – ma vorrei che parlaste di più del problema granchio blu. Siamo a meno 90% di produzione”. Un vero e proprio flagello. Per la Pedemontana si prevede l’apertura completa nel 2024, mentre la via del mare fino a Jesolo è già in appalto. “Vi aspetto tutti il 29 dicembre per l’inaugurazione della Pedemontana con gli ultimi 22 chilometri, infrastruttura strategica sul piano nazionale”. Il Veneto si aggiudica il primo premio come regione riciclona d’Italia con il 76% e con orgoglio Luca Zaia ricorda che anche nel 2024 la regione rinuncia all’addizionale Irpef.
Per quanto riguarda l’autonomia con la legge Calderoli si sono fissate le linee generali: “Spero che il 2024 sia l’anno dell’autonomia con questo Governo si è posto fine ad un assurdo dibattito e sono state fissate le linee generali. Il disegno di legge andrà in aula il 16 gennaio e se non ci saranno modifiche sarà approvato e potremmo firmare il contratto tra Stato e Regioni”. E poi c’è la questione bob a Cortina: “Una delle domande che mi viene posta spesso sulle Olimpiadi 2026 riguarda il bob. Dal ministro Salvini è uscita una proposta di una soluzione che non limita l’infrastruttura, ma rende le finiture low cost. Ne discuteremo a breve, ma senza Olimpiadi ci sognavamo la variante di Cortina, di Longarone, 18 milioni per l’Arena di Verona, e la bretella per l’aeroporto di Venezia”.
Ma cosa ha deciso di fare il presidente più amato dagli italiani? Zaia dice no alle europee, e ricorda che restano due anni impegnativi di mandato e non si sa se ci saranno o meno modifiche alla legge. Sta di fatto che Luca Zaia, con la risposta sempre pronta e pure la battuta, chiosa: “Posso sempre fare il bobbista”.