Un folle inseguimento in auto a Pesaro, avvenuto lungo la strada statale 16, si è concluso per fortuna solo con un grande spavento e con l’arresto da parte della polizia di una coppia di stranieri che trasportava sostanze stupefacenti. L’episodio si è verificato nella serata di ieri, venerdì 22 dicembre, quando una pattuglia della polizia di Stato di Pesaro e Urbino si trovava impegnata in un’operazione di controllo lungo la Ss 16 Adriatica. L’attenzione degli agenti è stata attirata da una vettura in particolare, proveniente da Fano e già oggetto di interesse investigativo. Inutile intimare l’alt al conducente del mezzo, che ha invece accelerato dopo aver fatto finta di rallentare per accostarsi a bordo strada. È così che, all’altezza dell’Alberghiero, è iniziato un forsennato inseguimento in mezzo al traffico, con l’auto del sospettato che si è diretta a folle velocità verso Pesaro: il tutto percorrendo anche lunghi tratti in contromano e senza che il conducente della vettura in fuga si preoccupasse minimamente delle situazioni di pericolo che andava a creare per i pedoni e gli altri automobilisti che avevano la sventura di incrociare la sua strada.
Il mezzo in fuga è stato intercettato da un secondo equipaggio della Squadra Volante, che ha tentato invano di sbarrargli la via: il sospettato, infatti, ha speronato la “pantera”, proseguento la corsa verso la città. Con la polizia alle calcagna a sirene spiegate, la vettura inseguita si è schiantata contro alcune auto in sosta e sui pali di delimitazione della carreggiata. Persa ogni residua possibilità di fuga sulle quattro ruote, l’uomo che si trovava al volante ha afferrato un borsone e si è messo a correre nell’ultimo disperato cercato di evitare i controlli della polizia, lasciando una donna all’interno del mezzo.
Anche in questo caso il tentativo di fuga non è andato a buon fine, grazie al “placcaggio” effettuato da un ragazzo che stava prendendo un aperitivo con alcuni amici. I due, un 23enne di origini nordafricane e una sua giovane connazionale sono stati fermati dai poliziotti e trasferiti in questura per le consuete operazioni di identificazione e incriminazione: posto sotto sequestro anche il borsone, che conteneva 5 chilogrammi di hashish suddivisi in 50 panetti. La coppia è stata dichiarata in stato di fermo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.