La crociata di Boldrini, il giurì di Conte, la soap Ferragnez: ecco il podio dei peggiori

La crociata di Boldrini, il giurì di Conte, la soap Ferragnez: ecco il podio dei peggiori

Fermi tutti: c’è Laura Boldrini. E guai a chiamarla l’onorevole. Ancor peggio, non si cada nell’errore di rivolgersi a lei dicendo: il deputato del Partito democratico. Si rischia lo scalpo. I tempi sono cambiati. Tutta la grammatica è da rivedere, ovviamente sotto dettatura della nuova religione woke. E quindi badate bene, cari podisti, se vi capita di parlare della Boldrini, fate moltissima attenzione all’articolo e soprattutto al genere. Esempio: la onorevole e la deputata. Mi raccomando, non sbagliate. Soprattutto se sedete in parlamento. Anche perché la deputata dem ha intrapreso la sua ultima crociata contro il patriarcato: sta, infatti, raccogliendo le firme per chiedere il rispetto del linguaggio di genere a partire dai Palazzi del potere. Battaglia utilissima, altro che taglio delle tasse, aumento delle pensioni minime o contrasto dell’immigrazione clandestina. Vinta questa, gli italiani staranno sicuramente meglio…

Ma lasciamo la Boldrini al terzo posto e passiamo al secondo dove troviamo Giuseppe Conte. Giorni fa ha accusato Giorgia Meloni di aver raccontato “menzogne” sul Mes. Menzogne che, sentite sentite, avrebbero leso la sua “personale onorabilità”. E per questo vorrebbe mandare il presidente del Consiglio a giudizio davanti al gran giurì. A parte che, come spiegava al Giornale un senatore esperto di procedure parlamentari, con questa mossa può “al massimo ottenere una sanzione reputazionale e politica, non giuridica”. Insomma niente di che, solo fumo negli occhi. Un classico grillino. Ma poi… per dirla con le parole di Carlo Calenda: “Se facciamo un gran giurì su tutte le c…. che ha raccontato Conte finiamo tra quattordici anni”. Non che serva fare l’elenco: gli italiani se le ricordano tutte ancora molto bene.

Veniamo, quindi, al primo posto. Per la prima volta nella storia del Podio in cima alla classifica, per due settimane di fila, abbiamo lo stesso personaggio. Rullo di tamburi per chi si è perso la rubrica della scorsa settimana: la medaglia d’oro va a Chiara Ferragni. Oggi in ex equo con il marito: Federico Lucia in arte Fedez. Sempre lo scandalo pandoro: dopo la stangata dell’Antitrust, le sarebbe bastato chiedere scusa per silenziare le polemiche e invece i Ferragnez sono riusciti a combinarne di ogni: lo scivolone sulle terapie intensive, le lacrime da coccodrillo sui social, la donazione tardiva per comprarsi il perdono dei follower. Il punto è che il pandoro gate non è un caso: la Ferragni ha usato lo stesso schema con le uova di Pasqua. Una figuraccia colossale!

Cucinati i tre peggiori della settimana non possiamo che rivolgere a voi, carissimi e affezionati lettori del Podio, i più sentiti auguri di un sereno Santo Natale (in barba agli ultrà del politicamente corretto che vorrebbero cancellare dal nostro calendario la nascita di Gesù Cristo per non scontentare i fedeli delle altre religioni).

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