Da Lepanto a Casarini, buon Natale! Le parole della settimana

Da Lepanto a Casarini, buon Natale! Le parole della settimana

Proviamo a dare un po’ di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana rivisitati e corretti

Solstizio d’inverno

È arrivato il solstizio d’inverno e con lui la nostra certezza di appartenere ancora al ciclo degli astri e alle logiche del cielo. Eppure in molti sembrano dimenticarsene, convinti che essere narcisi sia sufficiente a perdere l’orbita dell’esistenza intorno a cui ruotiamo. Sarà colpa dei giorni più corti, del buio, dell’inverno più profondo. Questi anni hanno molto il sapore dell’inverno e vanno affrontati come si faceva nell’antichità: ricordando che il sole non si spegne e prima o poi torna la primavera.

Generazione perduta

Viene da pensare che sia perduta questa generazione leggendo la cronaca, oggi concentrata a descrivere la strage a Praga. Giovani che abbiamo lasciato diventare narcisi in cerca di ispirazione fra esoterismi oscuri, cupi eroi mediatici e narrazioni sataniche. Si può rimanere molto male a navigare fra il vuoto che li opprime e che finisce per farli diventare persino protagonisti di stragi. Poi per fortuna anche fra la polvere risplende la luce e ci si rende conto che per uno perduto ce ne sono mille, silenziosi, proiettati verso il futuro.

Da Lepanto a Casarini

D’altra parte se l’istituzione che per prima dovrebbe confortare i cristiani nella fede crea invece i suoi nuovi eroi in personaggi come Casarini, non ci si può meravigliare se i cristiani perdono la fede e le generazioni perdono la retta via. Sembra lontana la memoria di Pio V, che salvò l’Europa con la battaglia di Lepanto, oggi la chiesa ha scelto il cammino dell’autodistruzione e l’alleanza con i poteri che lottano perché avvenga. Si direbbe insomma che avesse ragione Paolo VI quando si accorse che il fumo di satana era già entrato nelle stanze della chiesa. Oggi restano solo braci spente.

Il calore di Sir Anthony Hopkins

Che sia inverno se n’è accorto Anthony Hopkins, uno dei più grandi attori viventi, che in una recente intervista ha detto: “Viviamo nella cultura del nuovo fascismo, della cancel culture. Non c’è più libertà di parola”. E ha aggiunto: “Oggi se dici qualcosa, sei cancellato. Le persone vivono nella paura. E questo richiama alla Germania nazista, ricorda l’Unione Sovietica e Stalin, il maccartismo americano. La dittatura del pensiero ‘giusto’ è terribile”. Quando l’inverno si fa gelido servono fuochi per riscaldarsi e ricordarci che esiste il calore. Anthony Hopkins ci ha gratificato con il suo. Grazie!

Basta parlare di Chiara Ferragni

Vorrei non dover parlare di Chiara Ferragni, ma sembra che tutti lo stiano facendo, sia pure per infamarla, gridare delusione e così eccomi costretto a scrivere il suo nome, il suo “brand”. E così lei ha vinto ancora. Infatti la tuta che indossava nel suo video di “scuse” ha venduto come non mai. Non mi meraviglia lei, nel suo incarnare lo spirito più totalizzante del capitalismo senza freni, anima dedita al danaro, ma chi ancora oggi le dà un qualunque tipo di credito su qualcosa che non sia “come fare i soldi”. L’ignoranza è la causa di ogni potere. È proprio buio questo inverno.

Buon Natale!

Eppure è proprio l’inverno a ospitare l’evento più lieto dell’anno, quel Natale in cui, per quanto mischiata a Babbo Natale e agli scambi di regali, ricordiamo e celebriamo la luminosa divinità che ci portiamo dentro. Forse per far passare l’inverno basterebbe svegliarsi una mattina, riscoprirsi bambini e magari leggere un po’ di poesie natalizie. E l’augurio che faccio a ciascuno di voi per questo Natale. Auguri!

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