Stavolta hanno preso di mira la lirica. Ultima Generazione irrompe sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ieri sera l’attacco del maestro John Nelson all’orchestra per il celeberrimo coro Allelujah del Messiah di Haendel ha dato il via involontario anche all’irruzione di tre attivisti di Ultima Generazione, mentre uno è rimasto in platea a riprendere la scena. I quattro, due ragazzi e due ragazze con indosso delle magliette con diverse scritte, erano entrati nella sala Santa Cecilia dell’edificio di Renzo Piano pagando regolarmente il biglietto come spettatori per assistere al concerto del cartellone dell’Accademia di Santa Cecilia. I tre attivisti che sono saliti sul palco, si sono seduti in silenzio ai piedi del podio, accanto ai quattro solisti, il soprano Sara Blanch, il mezzosoprano Sasha Cooke, il tenore Krystian Adam e il basso Anthony Robin Schneider, e sono rimasti lì fino alla fine del coro che chiude la seconda parte dell’oratorio haendeliano.
Poi una di loro ha tentato di parlare ma è stata interrotta dall’arrivo della polizia che li ha portati via per identificarli. Sul profilo Instagram di Ultima Generazione sono subito apparse due foto con i giovani seduti durante il concerto, accompagnate dalle motivazioni del gesto. Mostrando di conoscere il Messiah, si legge che «Haendel cinque minuti prima dell’Allelujah, usa un’aria di basso con questo testo: Why do the Nations so furiously rage togheter and why do the People imagine a vain thing?. La consideriamo – scrivono gli attivisti – un invito a intervenire per la pace e la serenità dei popoli, affinché l’alleluia di fine secondo atto sia davvero un messaggio di gioia per tutto il mondo». E ancora altri appelli contro «guerre, diseguaglianze e disastri causati dall’emergenza eco-climatica». I quattro sono stati bloccati dalla polizia al termine del concerto per essere identificati. È l’ennesimo attacco di questa organizzazione che utilizza l’interruzione e il danneggiamento come arma di protesta.