Sala non eserciterà il veto: ora la Ferragni rischia di perdere l’Ambrogino d’oro

Sala non eserciterà il veto: ora la Ferragni rischia di perdere l'Ambrogino d'oro

Anche Beppe Sala scarica Chiara Ferragni. Da giorni a Palazzo Marino si discute della possibilità di revocare l’Ambrogino d’oro a Ferragni, quindi al marito, dopo lo scandalo dei pandori Balocco che l’ha vista protagonista. Il coinvolgimento dei bambini oncologici in un’operazione commerciale poco chiara, che ora è anche al vaglio della procura di Milano e di quella di Cuneo, è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso. Certo nessuno, o forse pochi, erano ancora convinti che la coppia di City Life fosse disinteressatamente filantropa. Ma la comunicazione spregiudicata sull’affare Balocco, e su quello Dolci Preziosi, hanno levato ogni dubbio.

La richiesta di revocare il più alto riconoscimento del Comune di Milano è stata avanzata dal Codacons e da Fratelli d’Italia. “Nei prossimi giorni lanceremo la raccolta firme per chiedere la revoca dell’Ambrogino d’oro a Chiara Ferragni che ha usato la beneficenza per ottenere più followers e profitti“, ha fatto sapere una nota Simone Orlandi, coordinatore di Fratelli d’Italia a Milano città. La possibilità di toglierlo, come ricorda il capogruppo di FdI a Palazzo Marino, Riccardo Truppo, è presente nello statuto del riconoscimento all’articolo 9, dove si specifica che “incorre nella perdita della civica benemerenza l’insignito che se ne renda indegno“. Lo stesso Truppo sottolinea come Ferragni, “nel tentativo di auto-assolversi, si è definitivamente auto-accusata, quindi non dobbiamo neanche fare ulteriori approfondimenti“.

Dalle parti del Pd, invece, per il caso Ferragni si scoprono garantisti “bisogna aspettare quello che dirà la magistratura sulla questione. Se poi la magistratura dovesse decidere di condannare, allora a quel punto si può aprire una discussione“, ha dichiarato Daniele Nahum. Anche Forza Italia, che era stata promotrice della candidatura dei Ferragnez, preferisce attendere una pronuncia della magistratura, che ha già aperto un fascicolo senza indagati o ipotesi per il reato per il momento, in attesa di acquisire il materiale necessario. Il riconoscimento, comunque, può essere revocato su decisione del sindaco, che da parte sua non sempre voler azzardare una difesa dell’influencer. “Non eserciterò il veto e lascerò al Consiglio ogni tipo di riflessione“, ha detto il primo cittadino di Milano, che ha sempre avuto parole di elogio per la prestigiosa cittadina. Ora il vento sembra essere cambiato e dopo la chiusura del contratto da parte di Safilo, Ferragni rischia di perdere l’Ambrogino. Si tratterebbe di un unicum nella storia del riconoscimento.

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