Lite tra Italia Viva e Maurizio Gasparri. I renziani partono all’attacco per “una frase ingiuriosa” che il capogruppo di Forza Italia avrebbe pronunciato nei confronti di Matteo Renzi e, per bocca del capogruppo Enrico Borghi, chiedono al presidente Ignazio La Russa di intervenire.
Gasparri avrebbe pronunciato la “frase ingiuriosa” mentre Renzi, rivolgendosi ai senatori azzurri, sostiene che il voto di astensione sul Mes “tradisce la vostra storia e le scelte europeiste di Silvio Berlusconi“. Il leader di Italia Viva dice di capire “l’imbarazzo di Gasparri” perché i forzisti stanno “tradendo l’eredità politica di Silvio Berlusconi”. Renzi, a quel punto, interrompe il suo discorso e chiede di recuperare il tempo che “la volgarità e la maleducazione di Gasparri mi ha sottratto”. Poco dopo prende la parola Borghi invocando l’intervento di Ignazio La Russa che replica: “Il presidente Renzi ha chiesto un esame della ripresa televisiva, la faremo e se Renzi riterrà potrà intervenire a fine seduta per fatto personale. Ma faremo comunque l’esame per valutare eventuali, eventualissimi provvedimenti”.
Il capogruppo degli azzurri, Gasparri, si è poi scusato per le sue “frasi inopportune”, ma ha aggiunto: “Non mi scuso di dover dire la verità, perché Silvio Berlusconi a dicembre 2020 disse ‘non voterò la riforma del Mes perché non ci facciamo dettare le scelte da altri”. Il senatore azzurro ha poi ricordato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, “un europeista tra i più noti”, ha sempre detto che “il Mes così non va perché c’è una mancanza di democrazia e che serve un controllo del Parlamento europeo“.
Questi i motivi dell’astensione di Forza Italia. “Quindi, fatte le scuse a chi le deve avere, noi in quest’Aula lezioni di berlusconismo postumo non ne prendiamo da nessuno”, è stata la conclusione del capogruppo nel corso della dichiarazione di voto sulla manovra in Senato. “Quando ci fu l’ingiusta decadenza di Berlusconi, un senatore presente in quest’Aula disse che quando c’è una sentenza definitiva la partita è finita, ‘game over’, nei confronti di Berlusconi”, ha aggiunto Gasparri ritenendo che avrebbero potuto applaudire Berlusconi quando era ancora vivo “piuttosto che usare in maniera distorta le sue parole oggi che lui non c’è”. Il capogruppo dei forzisti conclude il suo intervento con un’altra stoccata a Renzi: “Se qualcuno fa calare i voti del suo partito più rapidamente di quanto cali l’inflazione e parla solo degli altri per non parlare di se stesso non è colpa nostra. Noi lezioncine di questa natura non ne prendiamo”.