Si profilano grandi manovre nel settore delle tlc del nostro Paese. Dopo l’offerta da 10,5 miliardi di Iliad per una fusione con le attività italiane di Vodafone, adesso è Windtre a essere al centro delle indiscrezioni. Secondo quanto riferisce Bloomberg, infatti, la società controllata da CK Hutchison avrebbe avviato contatti con Swisscom (la casa madre svizzera di Fastweb) e con la stessa Iliad. Le continue voci di risiko fanno bene anche a Tim (anche ieri +1,6% sopra i 0,30 euro)
La chiave di volta però rimane la decisione della società guidata da Margherita Della Valle (in foto), con il gruppo inglese che sta cercando di vendere al miglior prezzo le sue attività italiane avendo aperte interlocuzioni con diversi soggetti. Oltre a Iliad, che si è fatta avanti per prima, potrebbe rompere il ghiaccio anche Swisscom che starebbe mettendo a punto una proposta di acquisto alternativa a quella di Iliad entro l’inizio del 2024.
Se Vodafone arrivasse ad accordarsi con Iliad o Fastweb, il numero di operatori mobili con infrastruttura in Italia scenderebbe da cinque a quattro. Una svolta positiva per le aziende visto che il mercato italiano è caratterizzato da elevata concorrenza, tariffe basse e, al contempo, necessità investimenti ingenti da operare con tassi d’interesse alti e la rivoluzione di fibra e 5G alle porte. Da qui le mosse di Windtre, che in funzione a cosa dirà Vodafone (a Iliad e Swisscom) sta esplorando alternative. Non è detto, infatti, che a una grande operazione non possa seguire un’ulteriore concentrazione (portando gli operatori a 3). Anche se ci sarebbero più ostacoli in chiave Antitrust, con l’Authority che potrebbe richiedere rimedi onerosi per dare l’ok. C’è poi la vicenda occupazionale che potrebbe scaturire da un risiko allargato. In questo senso Iliad, con i soli mille dipendenti, è quella più snella e integrabile.