Pensioni, a gennaio arrivano gli adeguamenti: tutti gli importi e le date

Pensioni, a gennaio arrivano gli adeguamenti: tutti gli importi e le date

I pensionati tornano a sorridere dal 2024, sono in arrivo aumenti sostanziosi. Il mese di gennaio sarà fondamentale per chi dovrà ricevere la pensione. Innanzitutto è bene sottolineare che ci sarà un adeguamento all’inflazione per quanto riguarda la riforma degli scaglioni Irpef, inoltre ci sono alcune date specifiche nelle quali verrà erogata la misura. Ecco quando arriveranno i pagamenti.

Il cedolino

Durante la fine del mese di dicembre l’Inps provvederà a rendere disponibile nella versione online il cedolino riguardante la pensione di gennaio 2024. La cifra comprenderà anche l’adeguamento all’inflazione del 5,4% assieme al risparmio dovuto alla revisione degli scaglioni Irpef. Coloro che nel 2023 hanno percepito la pensione minima hanno ottenuto un incremento extra dell’1,5% che è aumentato al 6,4% per quanto riguarda gli over 75 dopo la scelta dell’esecutivo. Durante il 2024 verrà riconosciuta ancora la rivalutazione straordinaria in merito agli assegni con pensione minima ma senza effettuare la distinzione per chi ha più di 75 anni.

Le date del pagamento

Nel mese di gennaio il giorno in cui verranno effettuate le transazioni sarà mercoledì 3. Solitamente questo processo viene smaltito la prima giornata del mese inteso come il primo giorno lavorativo per poste (dal lunedì al sabato) e banche (dal lunedì al venerdì). Coloro che ricevono la somma in banca dovranno quindi verificare che da quella data verrà accreditato l’importo. Coloro che ritirano lol denaro in posta dovranno seguire il calendario diviso in ordine alfabetico:

A-B mercoledì 3 gennaio;

C-D giovedì 4 gennaio;

E-K venerdì 5 gennaio;

L-O lunedì 8 gennaio;

P-R martedì 9 gennaio;

S-Z mercoledì 10 gennaio.

Le cifre

Nel 2023 il trattamento minimo è stato pari a 567,94 euro. Ecco una tabella con tutte le cifre:

  • 100%, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps, entro i 2.101, 52 euro;
  • 85%, per le pensioni fino a 5 volte il trattamento minimo, da 2.102, 53 a 2.626,90 euro;
  • 53% per le pensioni fino 6 volte il minimo, da 2.626, 91 a 3.152,28 euro;
  • 47% per le pensioni fino a 8 volte il minimo, da 3.152,29 a 4.203,05 euro;
  • 37% per le pensioni fino a 10 volte il minimo, da 4.203,06 a 5.253,80 euro;
  • 32% per i trattamenti pensionistici oltre 10 volte il minimo, Da 5.253,81 euro in su.

Il meccanismo della perequazione automatica

L’adeguamento agli indici ISTAT ha periodicità annuale e inizia dall’1 gennaio. Riguarda tutti i trattamenti pensionistici diretti e indiretti erogati dalle gestioni amministrate dall’Inps. La perequazione in Italia è studiata secondo un sistema bi-fase per il quale ogni anno viene stimata una percentuale previsionale di adeguamento secondo l’inflazione prevista e poi si effettua il conguaglio fondato sull’indice definitivo.

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