Dopo l’eliminazione in Coppa Italia ad opera del Bologna, i tifosi dell’Inter riflettono sulle sorti della loro squadra, capolista in campionato e ancora in corsa in Champions League. La domanda che tutti si pongono è questa: lo schiaffo subito a San Siro può essere un serio campanello d’allarme? Non è che siamo solo all’inizio della crisi e che, tra gli impegni troppo ravvicinati e l’eccessiva “spremitura” dei titolari (causa lo scarso rendimento di alcune riserve), il conto presto o tardi si presenterà? Difficile fare previsioni.
Mister Simone Inzaghi a caldo, subito dopo la sconfitta, ha recriminato. “Dispiace perché avevamo vinto questa Coppa negli ultimi due anni e ci dispiace poi dopo una gara così condotta”, dice ai microfoni di Sport Mediaset. “Meritavamo di vincere ma il calcio è così, posso recriminare solo per l’ultimo quarto d’ora dopo il gol del pari nel secondo supplementare. Per il resto abbiamo fatto un’ottima gara ma il calcio è questo e spero ci serva da lezione. Non siamo felici, volevamo i quarti davanti ai nostri tifosi ma purtroppo è andato avanti il Bologna”.
Inevitabile una domanda sulle condizioni di Lautaro Martinez, uscito toccandosi la coscia dopo nove minuti del primo tempo supplementare. “Ha avuto un affaticamento, sarà da valutare. Speriamo che non sia successo nulla, i medici sono abbastanza tranquilli ma giocando tra 72 ore dobbiamo valutarlo”. Non dovrebbe essere nulla di grave, ma è meglio non esagerare. Il bomber argentino è troppo importante per l’Inter e, come tutti, ha bisogno di tirare il fiato ogni tanto.
Senza fare troppi giri di parole, il problema dell’Inter sembra essere la panchina non troppo lunga, specie in alcuni settori. E il rendimento assai deludente di alcune riserve, in primis le punte, Arnautovic e Sanchez. Occhio al mercato di riparazione di gennaio, quindi, ovviamente con grande attenzione ai conti. Ausilio e Marotta sicuramente staranno già lavorando sotto traccia. Circolano già alcuni nomi, prima di tutto per sostituire Cuadrado, che è stato operato al tendine e starà fermo almeno tre mesi, se non di più. Si parla di Tajon Buchanan (24 anni, del Bruges). E continua a piacere il bomber iraniano Taremi, anche se il Porto difficilmente lo lascerà partire a gennaio senza una corposa entrata.
Ovviamente eventuali colpi in entrata dovranno cercare di rafforzare/puntellare la rosa di una squadra che, al momento, è capolista in campionato con quattro punti di vantaggio sulla seconda, e dovrà vedersela agkli ottavi di Champions League con l’Atletico Madrid. Non serviranno (subito) grossi stravolgimenti. Ma attenzione a sottovalutare il rischio spremitura dei campioni. Arrivare spompati nella fase cruciale del campionato (e della coppa con le grandi orecchie) potrebbe essere fatale.