Venezuela, liberati 10 americani. Biden: “Monitoriamo”

Venezuela, liberati 10 americani. Biden: “Monitoriamo”

In una nota diffusa dalla Casa Bianca, Joe Biden ha confermato il rilascio di 10 cittadini americani da parte del Venezuela. Tra loro, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, “tutti e sei gli americani ingiustamente detenuti“. Biden si è detto “grato che il loro calvario sia finalmente finito“. Nel conto dei 10 rilasciati è incluso anche un cittadino americano che era riuscito a scappare dagli Stati Uniti prima di essere “condannato per il suo ruolo principale in uno sfacciato caso di corruzione e concussione, è stato estradato dal Venezuela affinché affronti la giustizia per i crimini commessi contro il governo e il popolo americano“.

Il riferimento di Biden è a Leonard Francis, noto anche come “Fat Leonard”, che ha orchestrato uno dei maggiori scandali di mazzette nella storia delle forze armate americane ed è stato arrestato nel 2022 all’aeroporto di Caracas, in Venezuela. Nel 2015 si era dichiarato colpevole di aver offerto prostitute, alberghi di lusso e tangenti per oltre 500.000 dollari a ufficiali della Marina americana per aiutare la sua società di spedizioni. Era riuscito a evadere dall’abitazione di San Diego tagliando il braccialetto elettronico. “Stiamo facendo in modo che il regime venezuelano rispetti i suoi impegni“, ha aggiunto il presidente Biden, che ha annunciato anche ola liberazione di “venti prigionieri politici, oltre ai cinque rilasciati in precedenza“.

La Casa Bianca continuerà a monitorare la situazione. “Continueremo a monitorare da vicino la situazione e, se necessario, prenderemo provvedimenti adeguati“, ha detto Biden. “Sosteniamo la democrazia in Venezuela e le aspirazioni del popolo venezuelano“, ha aggiunto il presidente USA. Il Commander in chief ha però voluto sottolineare un aspetto fondamentale in questo scenario geopolitico: “Mentre festeggiamo il ritorno di questi americani, rimaniamo profondamente concentrati sul rilascio degli ostaggi a Gaza e degli americani ingiustamente detenuti in tutto il mondo, tra cui Evan Gershkovich e Paul Whelan, detenuti in Russia, e gli americani in Afghanistan, Siria e Cina. Non smetteremo di lavorare finché non li riporteremo tutti a casa“.

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