La rata del mutuo è diventata insostenibile? Ci sono alcune opzioni che possono essere messe in pratica per per far fronte al problema. Sono quai 200mila le famiglie italiane che nel 2023 non sono riuscite a rimborsare una o più rate del mutuo a tasso variabile. I dati provengono da un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat. La situazione è dovuta specialmente al fatto che inizialmente i tassi erano decisamente ridotti rispetto a quelli attuali. Ecco quindi come fare se ci si trova in questa situazione.
Attenzione ai rischi
Innanzitutto è bene stare molto attenti e non finire tra i “cattivi pagatori”. In base al proprio contratto di mutuo la banca potrebbe applicare o meno gli interessi moratori e le relative spese aggiuntive nel momento in cui la rata verrà versata. Solitamente queste cifre vanno dal 2% al 4% e vengono sommate al tasso del mutuo. Gli interessi si aggiungono alle rate non saldate e vengono calcolati in base al periodo in cui risultano insolute. La banca inoltra una lettera di avviso al cliente e la segnalazione viene inviata a un Sic (Sistemi di Informazioni Creditizie) si tratta un un archivio informatico che contiene i dati sui crediti, sui finanziamenti o dilazioni di pagamento richiesti ed erogati a privati e imprese. Passati quindici giorni il nominativo viene segnalato e il soggetto è un cattivo pagatore a tutti gli effetti. È consigliabile provare a contattare la banca per evitare di cadere in questa situazione. L’istituto di credito può aiutare con soluzioni alternative come la rinegoziazione della durata.
La tutela dei consumatori
Un’altra alternativa nel caso in cui non fosse possibile trovare una soluzione alternativa è possibile ricorrere alla legge vigente a tutela dei consumatori. Infatti tramite il nuovo Codice della Crisi di impresa è possibile rivedere il mutuo sull’abitazione principale in tribunale. Il consumatore può ricevere l’ok dal tribunale tramite un decreto di pagare le rate in maniera dilazionata le rate. La banca è tenuta ad adeguarsi alla decisione.
La previsione di mora
Nel caso in cui il consumatore non sia mai stato insolvente ma sia preoccupato per la sua situazione economica e ritiene el breve periodo non possa più permettersi di effettuare determinati pagamenti, è possibile ricorrere al Codice della Crisi. Infatti appellandosi alle norme specifiche si può evitare lo stato di mora nei confronti dell’istituto di credito e proporre un piano di risanamento. Così facendo si tutelerà la propria abitazione principale da possibili situazioni economiche spiacevoli. Da gennaio 2022 a oggi le rate sono aumentate fino al 65% e l’aggravio supera i 3.100 euro. Quasi un soggetto su due ha dichiarato che in futuro potrebbe avere problemi importanti con i pagamenti.