Nuovo blitz per gli attivisti del Fondo di Riparazione per le alluvioni e per il clima A Roma. Un gruppo di attivisti, guidati due giovani con le maschere di Giorgia Meloni e Fontana, hanno bloccato il traffico di via del Corso. Con loro hanno delle scatole cariche di fango e calcinacci da portare alle autorità per ricordare l’alluvione in Emilia in Romagna. “Per Natale come doni solo incendi e alluvioni. Per ogni incendio e alluvione vogliamo un fondo riparazione“, hanno scandito gli attivisti dirigendosi verso Palazzo Chigi.
Il gruppo è formato da circa 15 persone ed è stato bloccato nei pressi di Piazza Colonna, sulla quale si affaccia il palazzo della presidenza del Consiglio. “Stavamo marciando anche per andare a dare il nostro sostegno ai lavoratori dell’Ilva. Non è un blocco, è una camminata pacifica. Ci dite di rivolgerci alle Istituzioni, e noi stavamo andando da loro“, hanno dichiarato i manifestanti, che a quel punto hanno deciso di sedersi per terra, venendo quindi portati via dalle forze dell’ordine. “Arrestate i criminali veri non noi“, hanno detto alcuni, mentre venivano allontanati dall’area, dove la loro manifestazione non era autorizzata.
Sollevati e spostati di peso, sono stati trasferiti negli uffici del commissariato Trevi: saranno denunciati per manifestazione non preavvisata, blocco stradale, violenza privata aggravata e interruzione di pubblico servizio. Erano in tutto 16 le persone che hanno preso parte all’azione di questa mattina, tra loro diverse persone già segnalate per altre azioni simili nel movimento ambientalista e già destinatari della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, con il divieto di ritorno nella città di Roma. Il fermo in città, nel corso di un’altra azione, è funzionale all’aggravamento della loro posizione con ulteriore denuncia alle autorità competenti.
Nelle prime ore della mattina il personale della Digos ha inoltre intercettato altri quattro attivisti di Ultima Generazione lungo via Cristoforo Colombo che trasportavano secchi contenenti sostanza imbrattante. I quattro sono stati quindi accompagnati al commissariato Colombo, dove tre dei quattro fermati, già destinatari del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma, sono stati poi denunciati. Grazie all’intensificazione della presenza di b attorno agli obiettivi sensibili, gli attivisti sono stati intercettati prima che potessero intervenire e il traffico cittadino in una delle principali strade di Roma non è stato interrotto.