Drone stealth e portaerei: ecco la prossima combo militare della Cina

Drone stealth e portaerei: ecco la prossima combo militare della Cina

Alcune foto satellitari hanno immortalato un ipotetico modello del drone stealth cinese GJ-11 Sharp Sword. Nelle immagini, rilanciate sui social media e scattate a Wuhan, si nota il velivolo parcheggiato a bordo di una struttura di prova, a grandezza naturale, che dovrebbe imitare le fattezze della terza portaerei della Cina, la Type 003, chiamata anche Fujian, e lanciata nel giugno 2022. In attesa di maggiori informazioni, lo Uav in questione potrebbe essere destinato a far parte della nave di Pechino, peraltro dotata di catapulte per il lancio di aerei, che consentiranno ad mezzi come il J-35 e il citato GJ-11 di poter operare in maniera ancora più efficiente.

Il drone furtivo cinese

La notizia è stata rilanciata dal portale The Drive, secondo cui il drone identificato come GJ-11, o forse una sua variante, si troverebbe davanti ad un finto ponte di portaerei situato in quel di Wuhan. Il modello del drone è disposto vicino ad altre “forme” di test di aerei, tra cui il caccia da portaerei J-15 e, a prua, il furtivo J-35. Non è chiaro quando sia stata scattata l’immagine e nulla indica direttamente che non sia autentica.

Il modello della portaerei cinese viene utilizzato per valutare il potenziale utilizzo degli aerei in mare, compreso il modo in cui si adatteranno e verranno spostati sul ponte della portaerei. Presso questa struttura unica vengono eseguiti anche lavori sulle emissioni radio e altri test. In passato, sul modello, è stato avvistato un modello del caccia da portaerei J-35 , ulteriore prova del fatto che tale aereo era destinato anche ad una futura applicazione navale.

Uav e portaerei

Da qualche tempo sono stati stabiliti collegamenti tra il GJ-11 e le operazioni marittime. I media cinesi hanno infatti più volte spiegato che il drone in questione avrebbe prestato servizio a bordo delle portaerei dell’esercito, in quella che è stata descritta come una ricognizione non armata. Come se non bastasse, le forze armate cinesi hanno anche iniziato a testare droni molto più piccoli a bordo di portaerei senza la necessità di catapulte e dispositivi di arresto. Diversi esempi di almeno due diversi tipi di droni commerciali o di derivazione commerciale con capacità di decollo e atterraggio verticale sono già stati utilizzati dal ponte della portaerei cinese Shandong.

Per sfruttare appieno un GJ-11 navalizzato, o un progetto simile, è tuttavia necessaria una portaerei dotata di catapulta come la Fujian. Ed è proprio questa l’ipotesi che sta prendendo piede. Una versione navale del GJ-11 potrebbe insomma apportare nuove e potenti capacità alle future ali delle portaerei cinesi, non solo in termini di capacità disarmata di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), ma anche come risorsa di guerra elettronica. Il GJ-11 configurato dall’ISR amplierebbe la portata del sensore e aumenterebbe la consapevolezza, e quindi la letalità, del gruppo d’attacco della portaerei. Le sue caratteristiche furtive gli permetterebbero anche di avvicinarsi notevolmente alle forze ostili. Un bel problema per gli Stati Uniti e i loro partner regionali.

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