Audi Q2 e Volkswagen T-Roc sono due suv del Gruppo Volkswagen, spesso presi in considerazione dai potenziali clienti per alcune affinità, quali dimensioni, prezzo e dotazioni, sebbene però presentino comunque alcune differenze da non sottovalutare. Entrambe nate a partire dal 2016 e 2017, ricoprono la fascia media della gamma a ruote alte dei rispettivi marchi. Si trattava di un periodo storico nel quale le case automobilistiche hanno cercato di correre immediatamente ai ripari, provando di soddisfare le esigenze degli automobilisti europei, alla ricerca di vetture sollevate dal suolo. Un progressivo e incessante spostamento dell’attenzione dalle berline compatte ai suv/crossover ha visto costretto il Gruppo VW a proporre nuovi modelli che fossero in grado di sfruttare piattaforme esistenti – come MQB o MQB A1 – ma supportate da sospensioni dalla più ampia escursione e un’altezza da terra più generosa, a beneficio dello spazio interno e del comfort. Le due Case hanno così risposto con modelli capaci di raccogliere notevoli successi in tutti gli anni di commercializzazione, sebbene siano ormai trascorsi oltre sette anni e mezzo dalla prima introduzione sul mercato.
Dimensioni e design
Audi Q2 è stata lanciata a partire dal 2016, come alternativa a ruote alte della più nota e iconica Audi A3. Il numero “2” nella nomenclatura andava a significare un modello capace di posizionarsi in una nicchia, ancora inesplorata, tra la berlina citata e la più piccola A1. Con il nome “Q” si indica invece l’appartenenza alla gamma dei SUV della casa dei quattro anelli, come modello d’accesso. Sfrutta la piattaforma MQB, ereditata da Golf 7, Seat Leon ma anche da Audi A3 di terza generazione. È lunga 4 metri e 21, e si classifica principalmente con crossover di segmento B, date le dimensioni compatte e squadrate. Il design è un insieme di Audi A3 e Audi A1, con piccoli accenni di Q5, determinando così uno dei primi modelli di quel segmento capaci di fregiarsi della dicitura “premium”. Tra gli accessori, è disponibile anche il tetto a contrasto, fari full led a matrice, cerchi in lega fino a 19” e personalizzazioni estetiche molto ricercate, come nel caso dell’allestimento Identity Black, che guadagna finiture nere lucide, fari bruniti e paraurti specifici.
Passando a Volkswagen T-Roc, si tratta di un modello di altissimo successo, presentato a partire dal 2017, come alternativa a ruote alte della celebre Golf 7. In pochi anni è riuscito a soppiantare la “reginetta d’Europa”, superandola con le vendite, mostrando quanto le auto rialzate da terra fossero più ricercate delle classiche berline compatte. Costruita a partire dalla piattaforma MQB A1 – leggera semplificazione della MQB standard di Q2 – offre la possibilità di un retrotreno a ruote interconnesse o bracci indipendenti, come per Q2, ma con alcune soluzioni meno nobili. Il design è tipicamente di ispirazione Golf, ma trovando affinità con la più grande Touareg, come la griglia integrata con i fari e la forma del posteriore. Con il restyling del 2021 sono stati introdotti nuovi fari led a matrice, paraurti più ricercati e una nuova gamma di cerchi in lega, sempre fino a 19”. Anche per lei, ampia la personalizzazione estetica, dal tetto a contrasto nero o cerchi in lega neri lucidi, culminando nelle versioni più accessoriate in allestimento R-Line o Sport, di nuova ispirazione.
Interni e tecnologia
Audi Q2, all’interno propone un cockpit tipicamente minimalista, in puro stile Audi, ispirato dall’Audi A3 di terza generazione presente fino al 2020. A differenza di nuova T-Roc, Q2 non ha seguito il corso estetico della casa dei quattro anelli, senza aggiornare esterni ed interni in linea con quanto fatto su Audi A3 (che con il nuovo modello è passata invece alla nuova piattaforma MQB Evo). L’abitacolo ha subito perciò piccoli accorgimenti, restando però indietro rispetto alla concorrenza. Al centro della plancia il display fino a 8,3”, anche touch, che può ritirarsi elettronicamente all’interno del cruscotto. Di fronte al conducente, vi è l’alternativa della strumentazione digitale Audi Virtual Cockpit da oltre 10″ o di un quadrante analogico e digitale. Abbastanza buoni i materiali, da plastiche robuste e solide fino a superfici più soffici o in pelle, sia per i sedili ma anche per il pannello portiera e il volante, in pelle dai primi allestimenti. Disponibile dal secondo allestimento la connettività smartphone. Abbastanza buono lo spazio a bordo, mentre risulta più che generoso il bagagliaio, da 355 o 405 litri a seconda delle motorizzazioni.
Passando a Volkswagen T-Roc, si trova un approccio molto simile a quanto visto su Golf 7 e 7,5 e, come visto anche per Q2, non si è scelto di seguire l’evoluzione di generazione che si è avuto anche su Golf 8. L’abitacolo risulta quindi piuttosto razionale e poco votato alla digitalizzazione, come invece visto sulla berlina. Debutta la nuova strumentazione digitale da 8 pollici dietro al volante o il più generoso Digital Cockpit che arriva fino a ben 10,25 pollici, da cui controllare tutti i parametri della vettura in marcia. Al centro, appare anche il nuovo schermo dell’infotainment, da 6,5, 8 o 9 pollici di diagonale, completo di tutte le funzioni di connettività. I materiali crescono rispetto al primo modello del 2017, con migliori assemblaggi e finiture, sebbene rimanga ancora una generosa presenza di plastiche rigide e più leggere. Lo spazio a bordo è buono per quattro persone o per una famiglia, essendo infatti T-Roc un delle auto più scelte dalle giovani coppie. Per i passeggeri posteriori sono poi disponibili le bocchette d’aerazione e anche due prese USB-C, anche se il tunnel centrale per la trasmissione porta via un po’ di spazio per il quinto passeggero centrale. Più che spazioso poi il bagagliaio, a partire da ben 445 litri, fino ad un massimo di 1.230 litri abbattendo la seconda fila di sedili.
Motorizzazioni e prezzi
Pur avendo una piattaforma pressoché simile, i due modelli non condividono proprio tutte le stesse motorizzazioni. Audi Q2 propone l’1.0 3 cilindri 30 TFSI da 110 CV come motore d’accesso alla gamma, salendo poi con il più noto 1.5 4 cilindri turbo benzina da 150 CV e cambio manuale o automatico S-tronic. Al vertice della gamma a benzina di trova il 2.0 4 cilindri turbo da 190 CV o il più potente S Q2 declinato in veste da 300 CV, entrambi con cambio automatico e trazione integrale. La gamma dei motori diesel propone tutti 2.0 4 cilindri turbo, con potenze di 116 o 150 CV, con la possibilità di scegliere cambio manuale o automatico e, sul secondo, anche la trazione integrale. Non è prevista elettrificazione alcuna per queste unità. I listini partono da 32.200 euro per il tre cilindri da 110 CV e da 33.350 per il diesel, sempre in allestimento Business.
Passando a Volkswagen T-Roc, la gamma motori è piuttosto simile, potendo ugualmente vantare su alternative benzina o diesel, ma senza elettrificazione. Presente sempre l’1.0 3 cilindri turbo benzina da 110 CV e cambio manuale, passando poi all’1.5 4 cilindri turbo da 150 CV, anche abbinato all’automatico DSG a sette rapporti. Passando ai diesel, si trova il 2.0 TDI in veste da 116 o 150 CV, anche abbinato all’automatico DSG e, nel caso del più potente, anche alla trazione integrale. Al vertice la più potente T-Roc R, con il 2.0 4 cilindri turbo e trazione integrale, con ben 300 CV e cambio automatico DSG. Il prezzo d’attacco di T-Roc è fissato a 29.900 euro per il benzina da 110 CV, mentre il diesel è disponibile da 34.150 euro, entrambe in allestimento Life, alla base della gamma.
Considerazioni finali
Si tratta di due crossover comodi, spaziosi e con ottimi motori. Entrambe propongono un allestimento d’accesso alla gamma ben accessoriato, sebbene qualche extra sia solamente riservato ad Audi Q2. Questa, propone un design più giovanile e sportiveggiante, soprattutto in allestimento S Line o Identity Black, mentre T-Roc risulta più sobria e tradizionale, nonostante possa comunque mostrare qualche accenno sportivo in allestimento Sport o R-Line. T-Roc è poi più spaziosa, grazie ai centimetri extra di lunghezza, che si apprezzano soprattutto nel bagagliaio e per i passeggeri posteriori. Guardando invece ai listini, presentano prezzi quasi allineati, con piccole discrepanze di qualche migliaio di euro a vantaggio, solitamente, di T-Roc.