Pronto lo sfratto dal centro di Amsterdam per il famoso quartiere a luci rosse, conosciuto anche come Red Light District. Il sindaco della capitale dei Paesi Bassi ha infatti deciso di riqualificare la zona, allontanando le famose vetrine al neon scarlatto da cui si esibiscono le prostitute. La voce sta girando da mesi, ma, a quanto pare, questo cambio di immagine è imminente e non piace affatto ai residenti, né alle donne che si mettono in mostra.
Il trasferimento della discordia
L’idea di Femke Halsema, sindaco di Amsterdam, sarebbe non tanto quella di cancellare il quartiere a luci rosse, quanto di trasferirlo altrove, lontano dal centro cittadino. Nel suo progetto, il Red Light District verrebbe allontanato dalla zona dei canali del centro storico, per essere collocato in periferia. Si andrebbe dunque a creare una sorta di “quartiere erotico” più distante dalle vie principali della città, così da perdere la nomea di Sin City, soprannome evidentemente non gradito al primo cittadino di Amsterdam.
Fin da subito, però, la proposta di Femke Halsema non è piaciuta ai residenti della periferia, che non vogliono saperne di avere le famose vetrine vicino casa, né alle stesse prostitute, che intendono restare dove sono. Del resto, spostare la Red Light District potrebbe portare a una grave perdita di clientela e di curiosi.
Eppure, malgrado il malcontento, il progetto va avanti. Lunedì scorso l’amministrazione di Amsterdam ha indicato la nuova collocazione del quartiere a luci rosse, che dovrà spostarsi in una zona a sud della capitale olandese. La speranza delle autorità, oltre quella di riqualificare la città, è anche allontanare la piccola criminalità. “Il Boulevard Europa nel quartiere sud è il luogo più adatto per il nuovo Centro Erotico”, ha fatto sapere l’amministrazione.
Per l’inizio del prossimo anno è prevista una discussione sull’argomento durante il consiglio comunale. Se tutto andrà come previsto, occorreranno sette anni per portare a termine il trasferimento.
Le polemiche
Sono in tanti a non essere felici di questa prospettiva. Chi vive nella zona prescelta per accogliere il nuovo centro erotico non è entusiasta di avere le vetrine al neon vicino casa, mentre le prostitute insistono per restare dove sono. Persino l’Agenzia europea per i farmaci, che ha la sua sede nella zona indicata, si è opposta a questa decisione.
Decine di migliaia di persone, stando a quanto riferito dal DailyMail, hanno già firmato diverse petizioni contro il trasferimento in arrivo.
Il Comune di Amsterdam, tuttavia, intende dare un nuovo volto alla città, incoraggiando il patrimonio artistico e culturale che essa contiene. Si tratta, quindi, di un braccio di ferro senza precedenti, in cui è ancora difficile individuare un vincitore.