Nella noce sta il segreto dell’amicizia

Nella noce sta il segreto dell'amicizia

Che quella noce non fosse soltanto una noce, si era capito subito. Come si era intuito che la pesca non fosse soltanto una pesca… Un frutto è anche un simbolo, ci dice Esselunga, che torna con un nuovo spot/storia, insomma un piccolo film come idea: infatti ieri è stato anche sponsorizzato come tale su alcuni media, che ne annunciavano la messa in onda, dalla serata, sui principali canali televisivi e anche su quelli digitali e nei cinema. Una volta gli spot servivano a pubblicizzare i film, invece ora i film servono a fare da volano agli spot, ma questo è il potere del marketing: e, come nel creare i mitici quaderni o blocchetti (chi può dimenticare «bosco o broccoli»?), così ora, complice lo studio newyorchese (e quindi avanti per definizione) Small, che ha firmato anche il precedente episodio, La pesca (foriero di numerosissime, e come mai fruttuosissime polemiche), ora Esselunga ci ha abituato all’attesa della «Storia». Questa è intitolata La noce ed è concepita per il Natale.

Anche qui i protagonisti sono bambini: Carlo e Marta, vicini di casa con belle villette e giardinetti confinanti. Marta deve lasciare l’amichetto perché i genitori si trasferiscono all’estero e gli regala una noce: un guscio rugoso, che custodisce una promessa. Forse quella di un’amicizia che, anziché perdersi, germoglierà. E infatti… Carlo cresce a vista d’occhio nei 120 minuti dello spot e, circa ventenne, si ritrova a camminare nella neve fuori dalla soglia di casa e a vedere proprio lei, Marta, ormai donna. I due si riconoscono, si siedono su una panchina, lei gli ricorda la noce e lui la stupisce: «Ce l’ho ancora». Marta è a dir poco incredula, ma la noce è diventata ben altro da quel piccolo frutto destinato a deperire: è quel grosso albero, colmo di luci natalizie, sotto il quale sono seduti.

Il messaggio è identico a quello dello spot della pesca, che metteva in scena una bambina con genitori separati, la quale ricorreva al frutto per tentare di riavvicinare mamma e papà (e che tante polemiche ha destato, portando addirittura i politici a schierarsi): «Non c’è una spesa che non sia importante». Sia essa una pesca o una noce. E questo, al di là del marketing, della retorica, della magia del Natale e di un albero illuminato, è una verità che conosciamo bene: se non si dà valore alle piccole cose, non si è capaci di darlo nemmeno a quelle grandi.

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