Zero sorprese a parte Pulici, scambiato per Juliano

Zero sorprese a parte Pulici, scambiato per Juliano

Nessuna sorpresa, l’Inter vince e raddoppia, quattro i punti di vantaggio sui cartonati della Juventus. La Lazio ha dato segni positivi poi ha ceduto a Lautaro sullo sciagurato passaggio arretrato che piace ai docenti del nuovo football e a Sarri alla settima batosta. Crudele l’Inter, come sa fare una grande squadra, doppia libidine per Simone Inzaghi contro il club che lo ha reso celebre. L’Inter prepara il titolo che manca al piacentino, mercoledì sera si confronterà in coppa Italia con la vera realtà del campionato, il Bologna che, con una prestazione di qualità, ha sgonfiato la propaganda romanista piazzandosi, con merito netto, al quarto posto, rispedendo Mourinho al settimo. La Roma, senza Lukaku e Dybala è grigia, isterica, priva di tutto, l’allenatore ha bruciato Renato Sanches in venti minuti, gli infatuati giustificheranno i capricci del vate di Setubal. Il resto: Milan e Fiorentina, date per disperse, di nuovo solide con forze fresche, il Napoli ha due jolly che farebbero saltare qualunque tavolo da poker, Kvara e Osimhen nell’attacco di Juve o Milan toglierebbero pensieri ad Allegri e Pioli. Solite chiacchiere su arbitri e Var, i romantici credono che la sudditanza psicologica appartenga al passato, invece è aumentata tra gli occupanti nel tinello di Lissone dinanzi ai monitor. Cronaca buffa: Paolo Pulici è vivo ma il vecchio cuore granata ha toccato ieri qualunque amuleto a portata di mano. Puliciclone, secondo definizione di Gianni Brera, è stato illustrato con una gigantografia, sul maxi schermo dello stadio friulano prima di Udinese-Sassuolo, durante il minuto di silenzio in memoria di Antonio Juliano, capitano del Napoli, morto nei giorni scorsi. I geni d’archivio, ma ignoranti colossali, hanno proiettato l’istantanea dell’attaccante del Torino e non quella del grande Totonno. Ma compratevi l’album Panini.

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