Il caso dell’incidente di Casalpalocco che vide la morte di un bimbo di appena 5 anni è arrivato in procura, dove lo YouTuber alla guida ha chiesto di patteggiare a una condanna di 4 anni di reclusione. Matteo Di Pietro, questo il nome dello YouTuber, quel giorno guidava per le strade della frazione di Roma il potente suv di lusso, preso a noleggio per una challenge social. È stato acclarato che la vettura viaggiava ben oltre la velocità consentita, il tutto per registrare video che facessero quante più view possibili e che facessero, quindi, guadagnare sempre di più.
Il bambino era a bordo di una Smart con sua madre e la sorellina più piccola, che nello scontro rimase ferita, anche se non in modo grave. Sono ancora diversi i punti che non tornano, anche a causa della scomparsa di una telecamera che stava riprendendo la scena e che dopo l’incidente è sparita. Insieme a Di Pietro c’erano altri ragazzi appartenenti al collettivo di YouTuber che, a qualche settimana dall’incidente, ha annunciato la sospensione delle attività.
La procura di Roma ha accettato la richiesta di patteggiamento dell’imputato, accusato di omicidio stradale e lesione. La pratica ora passerà nelle mani del gip, che ha il compito di fissare un’udienza per avviare la fase processuale. Nelle scorse settimane il pm aveva chiesto ed ottenuto per Di Pietro il giudizio immediato e la prima udienza era stata fissata al 27 febbraio. Nelle settimane successive all’incidente, l’imputato che guidava l’auto era stato posto precauzionalmente agli arresti domiciliari per il pericolo di fuga. Gli altri che erano a bordo con lui, invece, non hanno mai ricevuto provvedimenti restrittivi.
Inizialmente la difesa ha provato a smentire l’altissima velocità alla quale viaggiava il Suv Lamborghini ma le evidenze in sede di indagine hanno potuto dimostrare che la vettura percorreva la strada all’interno del centro cittadino a una velocità ben superiore ai 100 Km/h. L’impatto con la Smart è stato violentissimo e per il piccolo Manuel, che viaggiava nel sedile posteriore della vettura, non c’è purtroppo stato nulla da fare.