Nel corso dell’ultimo Consiglio europeo, è stato dato il disco verde alle nuove sanzioni dell’Ue contro la Russia. Si tratta del dodicesimo pacchetto di sanzioni da quando il 24 febbraio 2022 è iniziata la guerra in Ucraina. Ad annunciarlo è stato l’alto rappresentante della politica estera dell’Unione, lo spagnolo Josep Borrell. Quest’ultimo ha parlato di nuovo “messaggio chiaro” da parte dell’Europa, la quale si è impegnata a sostenere Kiev nell’attuale conflitto che vede le forze ucraine contrapposte a quelle russe.
Diamanti nel mirino del nuovo pacchetto di sanzioni
Il primo settore a essere coinvolto dalle nuove sanzioni, riguarda quello dei diamanti. Nel documento approvato dal consiglio europeo infatti, scatta ufficialmente il divieto di importazione, acquisto e trasferimento diretto o indiretto dalla Russia. “Il divieto – si legge nel documento – si applica ai diamanti originari della Russia, ai diamanti esportati dalla Russia, ai diamanti in transito verso la Russia e ai diamanti russi lavorati in Paesi terzi”.
“Il divieto diretto – prosegue ancora il documento – si applica ai diamanti naturali e sintetici non industriali e ai gioielli con diamanti, a partire dal primo gennaio 2024. Inoltre, un divieto indiretto di importazione di diamanti russi lavorati (cioè tagliati e/o lucidati) in Paesi terzi, compresi i gioielli che incorporano diamanti originari della Russia, sarà introdotto progressivamente a partire dal primo marzo e sarà completato entro il primo settembre”.
I diamanti rappresentano l’unico settore su cui ancora non si era intervenuti. Gli altri ambiti dell’economia russa erano stati toccati dalle sanzioni nei precedenti pacchetti approvati dall’Ue. Dunque, secondo quanto dichiarato dalle stesse autorità comunitarie, l’ultimo documento rappresenta una sorta di ulteriore “salto di livello” delle sanzioni.
“Il nostro messaggio è chiaro – ha commentato Borrell – come ho già dichiarato quando ho presieduto il Consiglio informale Affari Esteri a Kiev: rimaniamo fermi nel nostro impegno verso l’Ucraina e continueremo a sostenere la sua lotta per la libertà e la sovranità”. Stabilito, tra le altre cose, un divieto indiretto di importazione di diamanti russi lavorati in Paesi terzi, compresi quindi i gioielli che incorporano diamanti originari della Russia.
Stretta sull’elusione delle norme
Ma l’ultimo pacchetto di sanzioni è intervenuto anche su un altro argomento, quello cioè dell’elusione delle norme. Nel corso del conflitto, molti prodotti ufficialmente vietati in Europa sono stati ugualmente commercializzati grazie ad escamotage da parte di imprese sia russe che europee. Bruxelles vuole quindi provare a dare un taglio anche su questo fronte.
Da qui l’introduzione di norme specifiche su aziende di Paesi terzi e sugli esportatori. “Gli esportatori Ue – si legge ad esempio nel documento –dovranno vietare contrattualmente la riesportazione verso la Russia di beni e tecnologie sensibili”. Altre 29 nuove entità sono poi state aggiunte all’elenco di persona o aziende sanzionate, tra queste anche quelle di Paesi terzi coinvolti nell’elusione delle sanzioni.
Introdotte strette anche su prodotti chimici, batterie al litio, termostati, motori a corrente continua e servomotori per droni, macchine utensili e parti di macchinari, oltre che sull’importazione di metalli quali ghisa, fili di rame, fili di alluminio, lamine, tubi e tubature. “Introdotto – si legge ancora nel documento – anche un nuovo divieto di importazione del propano liquefatto con un periodo transitorio di 12 mesi”.