La Commissione Europea ha aperto una procedura formale di infrazione nei confronti del social di cui è proprietario Elon Musk, X (ex Twitter), con quattro capi d’accusa: sospetta violazione degli obblighi di contrasto ai contenuti Illegali e alla disinformazione, sospetta violazione degli obblighi di trasparenza e sospetto ‘Deceptive Design’ dell’interfaccia utente.
L’annuncio di Breton
L’annuncio è arrivato direttamente dal commissario dell’Ue al Mercato interno, Thierry Breton, che proprio su X ha pubblicato la prima pagina della lettera indirizzata a “Twitter International Unlimited Company” con le accuse sopra menzionate.
Today we open formal infringement proceedings against @X :
Suspected breach of obligations to counter #IllegalContent and #Disinformation
Suspected breach of #Transparency obligations
Suspected #DeceptiveDesign of user interface#DSA pic.twitter.com/NxKIif603k— Thierry Breton (@ThierryBreton) December 18, 2023
La Commissione adesso si concentrerà nella procedura formale per capire se siano venuti meno gli obblighi delle norme europee che contrastano la diffusione di contenuti illegali e il funzionamento del meccanismo di notifica e azione per i contenuti illegali imposto dal “Digital Service Act“, il nuovo regolamento europeo sui servizi digitali approvato il 5 luglio 2022. Inoltre saranno passate al setaccio tutte le misure per contrastare la disinformazione sulla piattaforma, da sempre considerata una tra le maggiori sui veicolo di fake news ma anche tutte le misure adottate da X sulla trasparenza.
Le dichiarazioni del portavoce Ue
“È la prima volta che la Commissione avvia una procedura di infrazione sulla base del Digital Service Act (Dsa)“, ha dichiarato un portavoce della Commissione alla stampa internazionale. In una nota, l’esecutivo europeo ha spiegato che “dopo l’avvio formale del procedimento, la Commissione continuerà a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni, conducendo colloqui o ispezioni. L’avvio di un procedimento formale autorizza la Commissione ad adottare ulteriori misure di esecuzione, quali misure provvisorie e decisioni di non conformità. La Commissione ha inoltre la facoltà di accettare qualsiasi impegno assunto da X per porre rimedio alle questioni oggetto del procedimento”.
Non c’è una data per la durata del procedimento che potrà durate settimane se non mesi e dipende da molti fattori tra cui “la complessità del caso, la misura in cui l’azienda interessata collabora con la Commissione e l’esercizio dei diritti di difesa“, ha aggiunto il portavoce. Nel mirino di Bruxelles sono finite anche “le misure adottate per combattere la manipolazione delle informazioni sulla piattaforma, in particolare l’efficacia del sistema delle cosiddette ‘Note della comunità’ di X nell’Ue e l’efficacia delle relative politiche che attenuano i rischi per il discorso civico e i processi elettorali“, hanno fatto sapere da Palazzo Berlaymont.
Le prove contro X
Tra le accuse spuntano presunte carenze dell’articolo 40 del Dsa ma anche il un presunto design ingannevole dell’interfaccia utente, specialmente sugli abbonamenti e le famose spunte blu che possono acquistare tutti e non sono una prerogativa, ormai, soltanto dei Vip. La vicepresidente con delega alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato che“quanto maggiore è il rischio che le grandi piattaforme rappresentano per la nostra società, tanto più specifiche sono le prescrizioni della legge sui servizi digitali. Prendiamo molto sul serio qualsiasi violazione delle nostre regole. E le prove di cui disponiamo attualmente sono sufficienti per aprire formalmente un procedimento contro X”.