Un compleanno tra le sbarre del carcere Montorio di Verona quello di Filippo Turetta, che ha confessato il femminicidio della coetanea Giulia Cecchettin, sequestrata e uccisa l’11 novembre scorso dopo un appuntamento con l’ex. Sono 22 gli anni del detenuto che forse oggi riceverà la visita dei genitori che pare non lo vedrebbero dallo scorso 3 dicembre.
Il trasferimento
Al momento Turetta è uscito dall’ala di psichiatria sperimentale: il suo soggiorno carcerario era ritenuto inizialmente a forte rischio autolesionistico, ma ora è stato spostato nell’infermeria, insieme con altri detenuti. Qui può leggere libri e giornali, guardare la tv e giocare con la Playstation. Ma tutto il materiale è in comune, come hanno rimarcato e smentito da Montorio dopo le polemiche scaturite da presunti privilegi attribuiti a Turetta: “La popolazione carceraria non avrebbe acconsentito ad agevolazioni di favore rispetto ad altri”.
Come riporta Il Messaggero, Turetta sarebbe tranquillo ma in imbarazzo di fronte ad agenti e operatori del carcere: “Chi lo ha incontrato, dice che fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto”, raccontano alcune fonti. Tuttavia il trasferimento è indice del fatto che non si ritiene più che il detenuto possa farsi del male.
Le indagini sull’auto
Intanto proseguono le indagini sull’omicidio di Giulia: nei giorni scorsi la Fiat Grande Punto di Turetta è giunta in Italia per essere analizzata dai Ris di Parma, dopo essere stata sotto sequestro in Germania a seguito del fermo del giovane. Per il veicolo sono state adoperate le massime tutele a protezione delle possibili prove presenti. È infatti molto probabile che ci si avvarrà del bloodstain pattern analysis, in cui si studiano le macchie di sangue per capire come, dove e quando eventuali colpi siano stati vibrati, ma è altrettanto probabile che verranno cercati anche altri liquidi biologici, come la saliva, per stabilire se Giulia sia stata caricata in auto mentre era ancora viva, oppure fosse già morta dopo l’aggressione nella zona industriale di Fossò.
Bisognerà attendere per sapere di più: le analisi – per lo più accertamenti potenzialmente irripetibili – saranno disposte dalla procura di Venezia che sta indagando, ma prima dovranno essere avvisate per parti in modo da procedere alla nomina dei consulenti. C’è una possibilità di dilazione dei tempi, a causa delle imminenti festività.
Le indagini sono funzionali anche alla finalizzazione delle accuse verso Turetta, al momento appunto sequestro di persona e omicidio. Non si sa se saranno attribuite delle aggravanti.