Mentre ad Atreju, la festa organizzata dalla Gioventù di Fratelli d’Italia, la destra moderna e liberalconservatrice esprime il meglio di sé, la sinistra italiana continua a vedere i soliti fantasmi del passato. Messa da parte la solita retorica di una Giorgia Meloni nostalgica e fascista tout court, i maggiori esponenti della gauche nostrana ora se la prendono con gli invitati della manifestazione: dal premier albanese Edi Rama al leader conservatore inglese Rishi Sunak, passando ovviamente per l’odiatissimo Elon Musk.
La sinistra anti-Musk
Il miliardario con cittadinanza canadese ma neutralizzato statunitense, numero uno di X – il vecchio Twitter – e amministratore delegato di Tesla, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo nemico della sinistra. Il modus operandi, sperimentato più volte nell’ultimo periodo, è sempre lo stesso: individuare il cosiddetto “villain” considerato “di destra” e usarlo a piacimento contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Il primo a scagliarsi contro Meloni è il Partito democratico per voce dell’irreprensibile Alessandro Zan.
Il responsabile Diritti nelle segreteria Pd, intervenendo su X (a proposito di Musk) denuncia la presunta ipocrisia di FdI: “Ipocriti e codardi. Questo sono – sentenzia Zan – Nessuno ad Atreju ha avuto il coraggio di dire a Musk che quello in braccio per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia non è un figlio, ma un reato universale. Nessuno ha avuto il coraggio di dargli del criminale, nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che la GPA loro la considerano più grave della tortura o della riduzione in schiavitù, al pari del genocidio. Ancora una volta, forti con i deboli, deboli con i forti”. L’ex ssegretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, è altrettanto severo: “Viene da noi a dirci cosa dovremmo fare noi – spiega intervistato su La7 – dicendo una cosa reazionaria, fare figli per non mescolarsi con gli altri, una cosa indecente”
#inaltreparole Bertinotti su Elon Musk: “Reazionario, fare figli per non mescolarsi con gli altri, una cosa indecente” https://t.co/2IQKNV84rQ
— La7 (@La7tv) December 16, 2023
Le opposizioni attaccano Meloni
Una logica alquanto fantasiosa e per lo meno rivelatrice della mentalità di sinistra: le persone che la pensano diversamente su una specifica questione, secondo il modus vivendi della sinistra italiana, non vanno prese in considerazione. Basta saperlo. Una lezione ribadita a stretto giro dall’asse rosso-verde guidato da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il primo si scaglia contro Fratelli d’Italia: “Alla kermesse dei Fratelli d’Italia – spiega il segretario di Sinistra Italiana – oggi assistiamo all’ipocrisia della destra: la gestazione per altri è reato universale, ma non se sei Elon Musk. Non è reato se hai soldi e potere, non è resto se sei ricco, bianco e amico loro”. Il secondo, sempre guidato da una cornice ideologica woke (o come la definisce Musk “un virus della mente”) attacca Meloni. “In Italia Elon Musk sarebbe stato condannato, grazie alla legge Meloni, con una reclusione fino a 2 anni avendo avuto una figlia con maternità surrogata – evidenzia con sprezzo del ridicolo il co-portavoce di Europa Verde – ma lo hanno portato a Atreju come esempio e icona dei nostri tempi. L’ipocrisia, la doppia morale di questa destra è davvero una storia infinita”.
Lo stesso vale, con toni forse ancora meno pacati, per il numero uno di Azione. “Il problema del fare figli in Italia è un grande problema” – ammette Carlo Calenda ma aggiunge: “La dichiarazione di Elon Musk è fatta in termini assurdi, sembrava Dio. ‘Italiani fate più figli, ma chi cacchio sei Elon Musk? Mò perché hai fatto i soldi vieni in Italia e ci spieghi che dobbiamo fare i figli? Io penso che questi sono ricchi, viziati, plutocrati digitali e che bisognerebbe trovare l’orgoglio nazionale, e lo dico proprio qui, per dire ‘Caro Elon Musk, noi usiamo X, fai la Tesla benissimo, ma quando parli come se fossi Dio ti diamo una pedata nel sedere metaforicà”. Niente da fare: da una parte dello scacchiere si comincia a pensare al futuro in chiave liberalconservatrice, mentre dall’altra parte, a sinistra, si continua a parlare del passato.