Dopo la vittoria agrodolce di Newcastle, il Milan era chiamato ad approfittare del passo falso a Marassi della Juventus e l’undici di Pioli non si è lasciato sfuggire l’occasione. Nel lunch match della domenica i rossoneri mettono sotto un buon Monza, passando in vantaggio subito con un gran gol di Reijnders per poi arrotondare il punteggio con il primo gol del diciottenne Simic e chiudere i conti con Okafor nel secondo tempo. Prova finalmente convincente del Diavolo di fronte al pubblico di casa e tre punti d’oro che mettono pressione all’Inter in vista del posticipo contro la Lazio. Comunque buona prestazione dell’undici di Palladino, cui è mancata solo un po’ di precisione davanti alla porta rossonera.
Le scelte dei tecnici
Pioli per la sfida contro il Monza deve fare a meno dello squalificato Calabria ed è costretto all’ennesima rivoluzione in difesa. Sulla fascia destra va Florenzi ma il recupero di Kjaer al centro consente di spostare Theo Hernandez sulla sua fascia. Visto che Musah è tornato con qualche problema da Newcastle, invece del previsto ritorno di Bennacer dal primo minuto, il tecnico rossonero si affida a Pobega. Attacco standard con Leao e Pulisic per alimentare Giroud.
Palladino opera qualche cambio rispetto alla squadra che ha battuto il Genoa, senza abbandonare il suo classico 3-4-2-1. In difesa torna titolare Caldirola con Carboni e D’Ambrosio, staffetta a centrocampo tra Pereira e Ciurria. Alle spalle dell’ex di giornata Colombo, spazio a Colpani e Dany Mota Carvalho, che riesce a spuntarla nel ballottaggio con Valentin Carboni.
Reijnders la apre, Simic è subito gol
Bastano pochi minuti per capire che il Milan ha una gran voglia di chiudere in fretta i conti. Dopo un colpo di testa di Giroud che sorvola di poco la traversa su ottimo cross di Pulisic, Tijjani Reijnders decide di fare tutto da solo: il centrocampista olandese si incunea al centro tra un nugolo di difensori biancorossi, entra in area ed impallina di punta un Di Gregorio certo non impeccabile. Il Monza, però, non ci sta a fare la comparsa e si rende subito pericoloso; sul tiro di Kyriakopoulos deviato, Colombo cerca il classico gol dell’ex ma deve vedersela con l’intervento perentorio di Simon Kjaer.
In campo, però, i rossoneri non hanno alcuna intenzione di fermarsi: Leao semina il panico sulla sinistra, entra in area e fornisce un ottimo passaggio a Theo Hernandez. Il contatto con la sfera del francese non è il massimo e Di Gregorio riesce a rinviare: Giroud si avventa sul pallone, senza riuscire a trovare la deviazione vincente. I brianzoli, comunque, continuano a giocare il loro calcio, gravitando in maniera pericolosa sulla tre quarti rossonera con una fitta rete di passaggi: la retroguardia dei padroni di casa e Maignan fanno buona guardia. Dopo un primo quarto d’ora di netta marca rossonera, il Monza mette fuori la testa: bella azione di Dani Mota sulla sinistra, cross a rientrare per il solito Colombo che si gira ma non inquadra lo specchio della porta.
A complicare ulteriormente la già difficile situazione infortuni dei padroni di casa, arriva al 22’ il problema che costringe a terra Tommaso Pobega. Il centrocampista prova a stringere i denti ma è costretto a lasciare il campo: al suo posto entra in campo non Bennacer ma il diciottenne Jan-Carlo Simic, al suo debutto in Serie A. Il Monza sembra aver capito meglio come affrontare il Milan, che prova a rimanere fluido ma le puntate verso la porta di Dany Mota trovano quasi sempre un Kjaer in forma smagliante. Il fatto che i biancorossi continuino a voler giocarsela offre occasioni alle ripartenze rossonere, con Alessandro Florenzi che prova a capitalizzare dalla distanza al 27’: niente male il tiro dell’ex romanista ma Di Gregorio ci arriva, sventando il pericolo. Il Milan pressa bene ed è sempre pronto ad approfittare delle imprecisioni della retroguardia ospite ma non riesce mai a chiudere la partita: quando D’Ambrosio trova un corridoio buono a fondo campo, ci vuole l’ennesimo intervento di Kjaer per sbrogliare la matassa. Comunque buono il giro palla del Monza, che costringe talvolta la difesa ad usare le maniere forti: sempre pericolosi sia Dany Mota che Colpani, in netta crescita.
Nel finale del primo tempo nuova fiammata del Milan, grazie alle accelerazioni di Leao che seminano il panico nella retroguardia ospite. Prima una galoppata del lusitano mette Florenzi in ottima posizione: sul suo gran tiro si supera ancora Di Gregorio ma sull’angolo successivo, quando Leao si porta sul fondo e mette un cross basso e teso in area piccola, il portiere del Monza non può niente sul facile tap-in di Jan-Carlo Simic. Grande gioia per il classe 2005, già a segno al suo debutto in prima squadra ma il Milan ha voglia di chiuderla in fretta: sull’ennesimo contropiede guidato da Loftus-Cheek, Christian Pulisic si sistema il pallone e mette un tiro a giro velenoso che riesce solo a colpire la parte bassa della traversa. Davvero sfortunato in questa occasione Capitan America, che avrebbe messo più o meno la parola fine a questa partita. Si va negli spogliatoi su un 2-0 che riflette in maniera tutto sommato fedele la prestazione di un Milan che ha saputo mettersi alle spalle la delusione di Champions e tornare pericoloso.
Monza pericoloso, la chiude Okafor
Nessun cambio durante l’intervallo e la partita sembra riprendere sui binari del primo tempo: Monza manovriero, Milan pericoloso in contropiede, grazie alle accelerazioni di Theo Hernandez e Leao. Dopo qualche minuto i rossoneri sembrano aumentare la pressione, probabilmente in vista dei primi cambi e schiacciano il Monza nella sua metà campo. Al 53’ è ancora una volta Simic a sfiorare il gol di testa su uno spiovente da calcio d’angolo. Palladino capisce che è il momento di cambiare qualcosa ed effettua i primi cambi: fuori Colombo e Kyriakopoulos, spazio al croato Maric e a Ciurria. Sono sempre i padroni di casa a sembrare più pericolosi, approfittando degli spazi concessi dalla retroguardia ospite.
Visto che è complicato farsi largo nella difesa rossonera, Ciurria ci prova da fuori area, con il suo tiro che sorvola di non molto la traversa. È il segnale di un buon momento per gli ospiti, che tornano ad esprimere il solito giro palla avvolgente, costringendo il Milan ad arretrare. Alla fine la gran mole di gioco del Monza produce una chiara occasione da gol: azione insistita, spiovente in area piccola che Tomori non riesce a spazzare in maniera efficace. Andrea Colpani prova la deviazione vincente ma Maignan ci arriva, difendendo il doppio vantaggio. Partita comunque piacevole, con i rossoneri che sfiorano il 3-0 sul rovesciamento di fronte con un colpo di testa di Olivier Giroud.
Al 63’ nuovi cambi per il Monza: Palladino richiama Pessina e Colpani per dare una mezz’ora scarsa a Valentin Carboni ed Akpa Akpro. Comunque un buon momento per il Monza, che tiene in mano per lunghi tratti il pallino del gioco, riuscendo anche ad evitare le pericolose controfughe rossonere. Ancora una volta si ripresenta l’annoso problema dei secondi tempi del Milan, che sono già costati parecchi punti pesanti all’undici di Pioli. Il tecnico emiliano effettua tre sostituzioni per mantenere alta la tensione in campo: fuori Kjaer, Loftus-Cheek e Leao, dentro Bennacer, il giovane Bartezzaghi ed Okafor. Dopo qualche minuto interlocutorio il Milan trova il modo di chiudere i conti: gran lavoro di Reijnders che scherza due o tre difensori, pallonetto delizioso per Giroud che la mette giù per l’accorrente Okafor. Lo svizzero non ha alcun problema a mettere una botta al volo a fil di palo che non lascia speranze a Di Gregorio: 3-0 Milan, gioco, set e partita.
Lo svizzero non si può godere molto il gol, visto che è costretto a lasciare il campo a Chukwueze poco dopo per un problemino muscolare. A movimentare il finale qualche polemica su un fallo in difesa di Tomori su Maric che richiede il controllo del Var per un possibile calcio di rigore. Nel finale, con un Monza a caccia del gol della bandiera, il Milan spreca un paio di ghiotte occasioni per il 4-0: prima Akpa Akpro toglie il pallone a Theo Hernandez prima che possa tirare, poi Giroud è insolitamente impreciso su un ottimo contropiede. Il forcing dei biancorossi produce solo un paio di chances che né Ciurria né Maric riescono a capitalizzare al meglio. A San Siro finisce con una convincente vittoria del Milan che, senza le gran parate di Di Gregorio, sarebbe potuta essere ancora più rotonda.
Il tabellino
MILAN (4-3-3): Maignan; Hernandez, Kjaer (66’ Bartezzaghi), Tomori, Florenzi; Pobega (23’ Simic), Reijnders, Loftus-Cheek (66’ Bennacer): Leao (66’ Okafor, 79’ Chukwueze), Pulisic, Giroud. Allenatore: Stefano Pioli
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; A. Carboni (79’ Izzo), Caldirola, D’Ambrosio; Pereira, Gagliardini, Pessina (63’ Akpa Akpro), Kyriakopoulos (53’ Ciurria); Mota Carvalho, Colpani (62’ V. Carboni); Colombo (53’ Maric). Allenatore: Raffaele Palladino
Marcatori: 3’ Reijnders (Mi), 41’ Simic (Mi), 75’ Okafor (Mi)
Ammoniti: 33’ Reijnders (Mi), A. Carboni (Mo), 90+2’ Gagliardini (Mo)
Espulsi: n/a
Arbitro: Gianluca Aureliano (Bologna)