L’occasione per parlare di una tematica molto importante e che riguarda direttamente quasi un milione di persone (ma con coinvolgimenti ben maggiori) è stata durante la tre giorni della festa di Atreju: la Caldera dei Campi Flegrei è tenuta sotto controllo 24 ore su 24 ma gli avvenimenti degli ultimi mesi non fanno dormire sonni tranquilli tant’è che il 6 dicembre il Senato ha approvato un decreto legge con sette articoli che regolamentano l’area e tutto quanto va fatto in termini di prevenzione, coordinamento e piano straordinario. Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, è tornato sull’argomento annunciando anche una legge italiana per la prevenzione sismica.
Le parole del ministro
“Chi governa, e qui siamo persone chiamate a governare, ha il dovere e il diritto di dire tutta la verità alla gente. Guai a dover minimizzare il rischio. Il rischio è una cosa, il pericolo è un’altra. Il pericolo di un terremoto in un’area urbanizzata determina il rischio per chi ci vive, per le persone e per i beni“, ha dichiarato Musumeci ad Atreju. Da qui, il ministro ha ribadito ancora una volta la pericolosità dell’area dei Campi Flegrei. “Non bisogna nascondere la verità: lì si è su uno dei vulcani più pericolosi al mondo. Il che non significa che bisogna evacuare, delocalizzare. È necessario che chi vive li sappia quali sono le condotte appropriate nel caso in cui il pericolo diventi rischio“.
Per questa ragione diventano fondamentali informazione, comunicazione e formazione sin dalle scuole primarie – spiega il ministro – che aggiunge l’importanza di non aver paura a parlare “di rischio naturale” perché “se ne parliamo” si pensa che “poi la gente non viene più a investire, c’è un calo di attività commerciali“. La domanda, quindi, sorge spontanea: è più importante “preservare il valore di mercato della propria casa o mettere la casa nelle condizioni di resistere a una sollecitazione sismica? In quella casa e in quella scuola ci sono i nostri figli e i nostri nipoti. Dobbiamo cambiare metodo“, sottolinea Musumeci.
La nuova legge sulla prevenzione sismica
Una novità molto importante sarà, inoltre, la nuova legge sulla prevenzione sismica in Italia che il ministro ha annunciato ad Atreju, di fondamentale importanza specialmente per chi vive in zone sismiche e il nostro Paese conta numerose aree. Una nuova legge significherebbe “mettere in chiaro chi fa cosa e in che tempi, e con quali risorse. Il rischio zero non esiste: in Italia non c’è un solo territorio dove il rischio è zero. Ma si può lavorare per attenuare le conseguenze”. Per questa ragione chi vive e ha un’abitazione in un’area a rischio dovrà avere un’assicurazione oltre agli aiuti da parte dello Stato. In tema di ricostruzione, conclude il ministro, la durata “non può durare 50 anni. Ma la ricostruzione a carico dello Stato deve durare cinque anni, prorogabile di altri cinque anni se è più complessa“.