In un lungo arco di tempo, niente e nessuno al cinema è riuscito a eguagliare la bellezza e la profondità della saga de Il signore degli Anelli. Peter Jackson ha compiuto un vero e proprio miracolo. Adattare per il grande schermo tutta la pienezza del racconto di Tolkien era un’impresa titanica, invece il regista neozelandese ha regalato alle storie ambientate nella Terra di Mezzo il valore che meritavano, facendo entrare nel mito l’impresa di Frodo e company. Solo 20 anni fa calava il sipario su un vero e proprio kolossal dalle tinte fantasy che ha sedotto il pubblico pagante e, 20 anni dopo, è ancora uno tra i film più discussi in rete, perché tutti ne hanno apprezzato non solo la bellezza ma anche la profondità. Era il 17 dicembre del 2003 quando nei cinema americani ha fatto capolino Il Ritorno del Re, ultimo atto di una storia suddivisa in tre film. Un capitolo finale di ottima fattura, imponente sotto tutti i punti di vista, che ha racimolato così tanto successo da arrivare spedito agli Oscar del 2004 con 11 candidature e vincendo, tra l’altro, quella di Miglior Film. Dopo tutto questo tempo e in un periodo in cui persino il fantasy cavalleresco si è adattato agli usi e costumi della modernità, Il Ritorno del Re resta l’esempio più particolare su come si trasporta in immagini una saga letteraria unica nel suo genere.
Al centro del racconto de Il Ritorno del Re c’è la corsa, finale, di Frodo verso il Monte Fato. Destino ultimo della sua missione è distruggere l’anello creato da Sauron, nato per “ghermirli e nel buio incatenarli”. Nello stesso momento, tutta la Terra di Mezzo si prepara all’ultima battaglia contro le forze oscure del male. Ognuno trova il suo percorso in quello che è uno scontro senza precedenti. Distruggere l’anello, infatti, può essere l’unica scelta per salvare il mondo dalla disfatta. Dicevamo, Il Ritorno del Re ha avuto un grande successo di critica e pubblico. Come i due film precedenti, anche questo è ispirato al terzo romanzo che compone l’epopea di Tolkien e il regista trasporta piuttosto fedelmente il suo nucleo narrativo. Gran parte delle riprese del film sono state girate nel 2001 e terminate agli inizi del 2002. La post produzione è durata quasi due anni ed è terminata solo un mese prima del suo debutto al cinema. Le fasi finali di lavorazione de Il Ritorno del Re sono state molto caotiche, tanto è vero che Jackson è riuscito a vedere una proiezione integrale del suo film solo alla première di Wellington. In Italia arriva nel gennaio del 2004 diventando un record di incassi per la stagione invernale. Di fatti, tra tutti e tre i capitoli, Il Ritorno del Re è diventato uno tra i film più visti della storia del cinema, secondo solo a Titanic e Harry Potter e i doni della morte – parte 2.