Gli esperti lo dicono da sempre: la colazione è il pasto principale della giornata e come tale condiziona il ritmo fame/sazietà nell’arco delle 24 ore. Saltarla è una cattiva abitudine che, se perpetuata nel tempo, può causare danni anche seri alla salute. Ne abbiamo parlato in questo articolo e di recente l’argomento è stato nuovamente affrontato da “Io Comincio Bene“.
In particolare la campagna promossa da Unione Italiana Food, con il contributo della Professoressa Silvia Migliaccio, Specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo, ha focalizzato l’attenzione su tre fasi della vita (adolescenza, gravidanza, over 65) e sull’importanza che la giusta colazione riveste in esse. Ma anche sull’importanza di non escluderla dalle proprie abitudini quotidiane.
«Le esigenze nutrizionali di ciascuno – afferma Migliaccio – possono cambiare a seconda delle età, ma la colazione deve soddisfare in ogni caso la necessità di apportare macro e micro nutrienti essenziali. Anche le porzioni, in termini di quantità e quindi di grammatura devono essere proporzionate alle diverse necessità energetiche che possono variare sulla base delle esigenze fisiologiche».
La colazione per gli adolescenti
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L’adolescenza per molti aspetti è un periodo molto complicato, ma al tempo stesso è l’età in cui ci si “apre” al mondo. Impegni differenti, sport e passioni varie. I ritmi sempre più frenetici espongono i ragazzi al pericolo concreto di saltare la colazione con conseguenze che, secondo gli esperti, si riverberano negativamente sulle prestazioni scolastiche e sul livello di concentrazione.
Il primo pasto permette di iniziare la giornata con il giusto sprint. Migliaccio ricorda, infatti, che il cervello per lavorare al meglio necessita del glucosio e che condizioni di stanchezza e disattenzione spesso sono l’esito di una perpetrata assenza della colazione. A queste considerazioni va altresì aggiunta la consapevolezza che le abitudini consolidate nell’adolescenza spesso permangono in età adulta.
La dottoressa consiglia ai giovani un menu “veloce”: una spremuta d’arancia con dei biscotti, oppure una fetta di dolce o una merendina. In alternativa uno yogurt o un bicchiere di latte o di una bevanda a base vegetale con cereali. Chi preferisce il salato può optare per un toast con del prosciutto e formaggio. Buona quantità di carboidrati, proteine e grassi, dunque, ma anche idratazione ottimale. Questa è la regola.
La colazione in gravidanza
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Secondo i dati dell’Osservatorio “Io Comincio Bene” Doxa-UnionFood 2020, circa 1 mamma su 2 (45%) ritiene che la prima colazione sia il pasto fondamentale della gravidanza e quasi 8 mamme su 10 (77%) dichiarano di averla consumata tutti i giorni durante i nove mesi di attesa. Per il 38% delle intervistate essa è importante per mantenere il giusto peso forma. La conferma giunge anche dalla scienza secondo cui, inoltre, la scelta al mattino di biscotti secchi è utile per contrastare l’insorgenza di nausea e pirosi.
«Gli alimenti da preferire – afferma Migliaccio – comprendono carboidrati complessi, preferibilmente integrali e poveri di grassi per ottimizzare la dieta e mantenere un buon controllo dei livelli glicemici e dell’assetto lipidico».
Via libera quindi a latte o yogurt o un cappuccino con caffè decaffeinato. Si possono abbinare dei biscotti o un pezzo di dolce o fette biscottate, aggiungendo marmellata, miele o crema spalmabile a base di nocciole. In alternativa il dolce può essere sostituito da cornflakes e frutta secca, sempre con del latte oppure con uno yogurt. Per le amanti del salato, un toast con formaggio può essere una gustosa alternativa.
La colazione per gli over 65
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La dottoressa Migliaccio è del parere che la colazione debba essere gratificante ad ogni età. In particolare nelle decadi più avanzate della vita, quando si possono manifestare cambiamenti del gusto, difficoltà digestive, inappetenza e astenia, essa può diventare uno strumento chiave per il recupero dell’appetito.
Un sano primo pasto contribuisce a contrastare la sarcopenia, l’osteoporosi e a favorire il miglioramento delle funzioni cognitive. Inoltre l’assunzione di latte e/o di yogurt parzialmente scremato consente l’apporto di proteine ad elevato valore biologico, molto utili per gli anziani.
Qual è, dunque, il miglior menu per gli over 65? Bisogna prediligere latte, yogurt o bevande vegetali, ma anche spremute e frullati da abbinare a biscotti, cereali, pane, fette biscottate. E poiché, come già detto, con l’avanzare degli anni diminuisce la percezione gustativa, al pane e alle fette biscottate possono essere aggiunti miele, marmellata oppure un velo di crema spalmabile alle nocciole o alle arachidi.
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