– Multone di 1 milione di euro alle società di Chiara Ferragni per pratica commerciale scorretta. Riassumo brevemente: anno scorso, secondo l’Antitrust, le società dell’influecer e la Balocco realizzano un pandoro “pink Edition” griffato Ferragni e lo vendono a circa 9 euro invece dei classici 3,70 euro. Ferragni e i comunicati stampa diffusi dalle parti in causa fanno intendere che con l’acquisto del pandoro i consumatori avrebbero partecipato a una raccolta fondi per un ospedale, invece la donazione era già stata fatta da Balocco (50 mila euro) mesi prima. Risultato: le società dell’influencer avrebbero indotto in inganno gli acquirenti facendo leva sul loro buon cuore di fronte ai bimbi affetti da Oseosarcoma e così avrebbero incassato 1 milione di euro, che ora dovranno ridare. Poi lei si difende, Balocco pure e vedremo i ricorsi al Tar. In tutta questa storia, però, occorre anche da biasimare quei consumatori creduloni che – ubriacati dal marchio – si sono fermati alle apparenze pubblicitarie. Fate i polli, se potete.
– Ancora si discute dell’interrogatorio condotto dall’avvocato di Ciro Grillo che, con tante domande dettagliate e se vogliamo intime sulla presunta violenza sessuale, avrebbe messo a disagio la denunciante. Oggi parla Gabriele Bordoni, noto penalista bolognese, difensore di Manolo Portanova. Dice: “Ho interrogato per cinque ore la presunta vittima che lo ha accusato dello stupro. Ma non sono stato né calunnioso, né aggressivo. Ho avuto nei suoi riguardi il massimo rispetto”. Giustissimo. Piccolo problema: Portanova è stato condannato.
– Elly Schlein vaneggia, o almeno lo spero. Perché altrimenti non si spiega cosa possa averla convinta che “questo governo non arriva a fine della legislatura” e che il Pd debba prepararsi alle elezioni anticipate. Voglio dire: può anche darsi che prima o poi il matrimonio tra FdI, Lega e Fi si incrini. Però di tempo ce n’è eccome per prepararsi alle urne. Quello che più preoccupa è la base da cui parte il ragionamento del segretario dem. Dice: “Se prendiamo i dati delle ultime elezioni politiche, si vede chiaramente che loro non hanno allargato il consenso rispetto al precedente voto”. Come, scusi? Va bene, però se prendiamo l’ultima Supermedia Youtrend si vede che a settembre 2022 il centrodestra prese il 43,8% dei voti e oggi i sondaggi lo danno al 46,2%. Quindi il consenso cresce, non si riduce. Ma soprattutto nel frattempo il centrosinistra è passato dal 26,1% al 25,2% (alla faccia dell’effetto Elly) e il M5 è inchiodato al suo 15%, senza contare che una alleanza giallo-rossa è ben lontana dall’essere siglata. Elly, va tutto bene?
– Non si mette bene per l’Ucraina. Gli Usa non hanno ancora rinnovato i finanziamenti a Kiev e Orban ha bloccato i 50 miliardi del bilancio Ue. Tradotto: se le cose non cambiano, a marzo Zelensky resterà senza un soldo. E addio guerra di resistenza.
– State a leggere come le società di Chiara Ferragni si sono difese nelle memorie spedite all’Antitrust. Quale è stata la partecipazione della influencer alla “donazione” all’ospedale? “Il sostegno apportato da TBS Crew e Chiara Ferragni all’Ospedale Regina Margherita di Torino si è concretizzato in una visibilità gratuita per l’Ospedale e per le sue attività a favore della ricerca sui tumori infantili ossei”. “Visibilità gratuita” a un ospedale. Due cose: 1) S’è sprecata Ferragni, considerato quanto ha incassato lei dalla partnership. 2) Ma tra lei che “si è presentata come promotrice di una iniziativa benefica a favore dei bambini malati” e l’ospedale citato nei suoi post, chi dei due ha tratto reale vantaggio dalla faccenda? Io un’idea ce l’ho.
– Altro dettaglio succulentissimo. Nel capitolo sulle memorie difensive della Ferragni si legge: “La circostanza che la donazione fosse costituita da un importo fisso costituisce una prova dell’assenza di interesse a ingannare i consumatori per aumentare le vendite del Pandoro. Peraltro, nel caso di specie, la circostanza che la donazione fosse in cifra fissa e già stata fatta prima della fine della campagna di vendita del Pandoro ha rappresentato un bene, tenuto conto delle esigue vendite realizzate dai Pandori griffati”. Cioè Ferragni confessa che la sua sponsorizzazione è stato un flop totale.
– Le parole di Paolo Corsini saranno sicuramente state estrapolate dal contesto, magari si sarà definito “militante” di FdI per un motivo, di sicuro avrà tutte le scusanti del mondo. Non è uno scandalo enorme. Però mi domando e dico: se uno di mestiere fa il direttore dell’Approfondimento Rai un pizzico di attenzione in più dovrà pur mettercela, no?