Oltre 500 uomini dislocati in 14 provincie di tutta Italia hanno partecipato all’operazione ad alto impatto mirata al contrasto delle baby gang e dello street bullying. “Questa non è un’operazione contro i giovani è un’operazione a favore della stragrande maggioranza dei giovani che non devono essere oggetto di disturbi da parte di piccoli gruppetti“, ha detto a ilGiornale.it il primo dirigente della Polizia di Stato Marco Martino del Servizio Centrale Operativo. Le operazioni si sono svolte da nord a sud, nelle province di Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio-Emilia, Rovigo, Salerno e Verona. Sono stati in tutto 40 i soggetti posti in stato d’arresto, dei quali il 25% risulta essere minorenne. A questi si aggiungono altri 70 denunciati, di cui 1/3 non ha ancora compiuto 18 anni.
L’indagine è stata mirata ed è partita analizzando i movimenti web riconducibili agli ambienti frequentati da minori. Sono state analizzate le interazioni pubbliche e particolare focus è stato posto sul mondo della musica trap, visto quanti ragazzini riesce ad attirare. “Questo non vuol dire, e lo sottolineo immediatamente, che la musica trap possa rappresentare un problema sociale. Ci mancherebbe, ma costituisce sicuramente un modo di aggregazione“, ha spiegato Martino. Il dirigente ci ha spiegato che proprio per l’incidenza delle devianze giovanili, le operazioni si sono concentrate nelle grandi città e non nei piccoli centri e i risultati portati a casa sono stati più che soddisfacenti.
A Milano, per esempio, la attività sono state indirizzate anche attraverso la consultazione dei social media che ha consentito di orientare le operazioni svolte nei confronti dei gruppi di interesse. Sono state eseguite perquisizioni nei confronti di soggetti appartenenti a gruppi che si sono contraddistinti in strada e suoi social per condotte illecite (rapine e spaccio) e comportamenti anti sociali (pubblicazione di 2 foto con armi e droga o contro le forze dell’ordine).
Particolare attenzione nel capoluogo lombardo è stata prestata all’ambiente dei cosiddetti “maranza” giovani di seconda generazione che sono sempre più spesso al centro del dibattito per il pericolo sociale. A Milano sono stati tratti in arresto 7 rapinatori minorenni di origine nordafricana, alcuni di seconda generazione, e un giovane dedito alla musica trap, sempre per rapina. Non che la musica sia un elemento scatenante ma è un ambiente che attira un certo tipo di personaggi. Altre 7 persone sono state deferite in stato di libertà per il possesso di armi da taglio, tirapugni, scacciacani prive di tappo rosso e sostanze stupefacenti.
Ingenti i sequestri di droga, se si considera che l’operazione si è concentrata negli ambienti giovanili e minorenni. A Napoli sono stati sequestrati a carico di ignoti nelle aree della mala movida 1.3 kg di cocaina e 5.3 kg di eroina, ad Arezzo 1 kg di cocaina e a Verona un altro mezzo chilo. Tre kg di hashish, invece, sono stati sequestrati a Palermo. Nel complesso, spiega il dirigente della Polizia di Stato, “sono stati trovati più di 12 kg di stupefacenti tra cocaina ed eroina“. I 5 kg di eroina individuati nella città partenopea, prosegue Martino, sono stati “trovati vicino a un luogo pubblico, ma purtroppo non abbiamo arrestato nessuno“. Quel quantitativo di eroina, spiega ancora a ilGiornale.it, in grado di fruttare fino a 100mila euro e “giovanissimi che possono gestire 100mila euro di eroina è un qualcosa di importante“.