Le lacrime, il dolore, la commozione: cosa si nasconde dietro ai pianti di Kim

Le lacrime, il dolore, la commozione: cosa si nasconde dietro ai pianti di Kim

Una settimana fa, il 6 dicembre, Kim Jong Un è scoppiato in lacrime nel corso della quinta Riunione delle Madri convocata a Pyongyang. Un evento convocato per la prima volta in 11 anni, dove il presidente della Corea del Nord ha affrontato il drammatico calo della natalità e ha implorato le donne della sua nazione ad avere più figli. In molti si sono stupiti nel vedere la rara commozione mostrata da Kim durante un appuntamento pubblico. Ma perché il leader nordcoreano ha pianto? Le intelligence mondiali hanno indagato sull’episodio – non il primo del suo genere – per cercare una risposta plausibile.

Il pianto di Kim

Il leader nordcoreano era seduto sul palco nel bel mezzo della Riunione delle Madri. Ad un certo punto le lacrime hanno iniziato a sgorgare dai suoi occhi rossi. Kim ha respirato profondamente, forse nel tentativo di trattenerle, salvo poi tamponarle con un fazzoletto. La televisione di Stato ha catturato il momento e lo ha trasmesso alla nazione intera, alternando il pianto di Kim Jong Un alle inquadrature delle madri presenti, anch’esse in lacrime.

Come ha sottolineato il sito Nk News, non è la prima volta che la propaganda nordcoreana ha immortalato Kim in simili condizioni. Gli esperti ritengono che – indipendentemente dal fatto che quelle del presidentissimo siano lacrime autentiche o semplici lacrime di coccodrillo – questi episodi possano far parte di una strategia deliberata per umanizzare il leader agli occhi del popolo.

I precedenti

Il primo pianto in pubblico di Kim risale al dicembre 2011. Da poco diventato presidente del Paese, il leader si era visibilmente commosso durante la veglia funebre tenuta per il defunto padre, Kim Jong Il, presso il mausoleo del Palazzo del Sole di Kumsusan. Nel 2015, una foto pubblicata sul quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun mostrava invece Kim trattenere le lacrime durante il funerale per il segretario del Partito dei Lavoratori di Corea, Kim Yang Gon, anche se la bassa qualità dell’immagine e la mancanza di video rendono difficile una conferma.

Nel dicembre 2014, Kim ha ispezionato un impianto per il surgelamento del pesce. Gli addetti della struttura hanno spiegato al leader che la pesca quella stagione era stata particolarmente buona, scatenando la commozione dell’illustre ospite. Arriviamo così al 2020. In occasione di un evento per celebrare il 75esimo anniversario del Partito, il leader della Corea del Nord ha ringraziato i cittadini per essere rimasti in salute durante i momenti difficili della pandemia di Covid-19. In quel caso, il diretto interessato, in lacrime, aveva ammesso che i suoi sforzi non erano “stati sufficienti per liberare” i nordcoreani “dalle difficoltà della vita“.

Il possibile significato delle lacrime

Fyodor Tertiskiy, ricercatore presso l’Università Kookmin di Seoul, ha spiegato che non è raro che i leader nordcoreani vengano immortalati nell’atto di piangere in pubblico. L’accademico ha sottolineato che la letteratura nordcoreana include riferimenti agli ex leader intenti a versare lacrime di compassione, dimostrando che le lacrime non sono un tabù e non lo sono mai stato per i governanti del Paese.

Secondo un altro esperto, i nordcoreani probabilmente interpretano le lacrime di Kim in modi diversi a seconda delle circostanze. “Le lacrime versate nel 2020 da Kim non sono state percepite come un atto deliberato di politica sentimentale, quanto come un riflesso della solitudine e dell’isolamento del leader in mezzo alla difficile situazione interna“, ha spiegato Hyun -seung Lee, un disertore di una famiglia d’élite nordcoreana.

Allo stesso modo, Lee ha interpretato le emozioni di Kim durante l’incontro della scorsa settimana come “probabilmente dovute ai pensieri di sua madre“, anche se il filmato televisivo trasmetto dalla tv nordcoreana non ha chiarito cosa abbia scatenato le lacrime del presidente.

Leave a comment

Your email address will not be published.